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"Post Pop Depression" finisce per essere, inconsapevolmente, un tributo al mentore e all'amico di sempre, David Bowie. Pubblicato a due mesi dalla scomparsa del Duca Bianco, l'Album è stato completato ben prima che si sapesse dei suoi gravi problemi di salute. La musica di questo disco evoca il sound e le sensazioni dei primi due Album da solista di Iggy Pop: "The Idiot" e "Lust For Life" (entrambi pubblicati nel '77), che furono realizzati sotto la guida e con la collaborazione di Bowie in Germania, quando Iggy lottava contro la depressione, cercando di ridare un senso alla sua vita ed alla sua carriera di musicista rock. "Post Pop depression" è un ritorno, con un mood più consapevole e profondo, al lavoro realizzato nel 1977, e appare come un'opera riuscita, lucida, intelligente (senza mai essere pretenziosa) e piena d'introspezione. Homme non ha la levatura di David Bowie, ma è un musicista talentuoso e, probabilmente, l'unico producer in grado di spingere agli estremi l'abilità artistica dell'Iguana. Anche se il sound rimanda di tanto in tanto a Bowie, Joshua Homme è riuscito a conferire a questa musica una personalità ben definita. Una musica dark, ben strutturata, che mette in evidenza la voce discontinua ma autorevole dell'Iguana; Homme e la sua sezione ritmica, con Dean Fertita al basso e Matt Helders alla batteria, creano potenti fondali ai testi, sottolineandone la forza (e la rabbia) con un suono pieno, nitidamente concepito. A detta dello stesso Iggy Pop, "PPD" potrebbe essere la sua ultima incisione, ed è incredibile come, alla soglia dei 70 anni, riesca a sorprendere ed entusiasmare le aspettative del suo pubblico, realizzando una delle sue prove più significative.
Proto-punk con gli Stooges prima, grande interprete rock con l'aiuto, non solo artistico, di David Bowie poi, Iggy ha toccato i picchi della propria discografia in questi momenti. Poi alti e (più) bassi (almeno in studio: dal vivo è un'altra cosa) per trasformarsi in una leggenda. Oggi l’Iguana ha deciso di dar vita a una collaborazione con Joshua Homme (Kyuss/Queens Of The Stone Age e svariati altri progetti) per quello che è già un suo classico e capolavoro.
Iggy Pop ha avuto fondamentalmente una carriera travagliata: spesso sorpassato, in termine di vendite, da gente che era cresciuta con la sua musica e quella degli Stooges. La causa fondamentalmente era da attribuire alla qualità non sempre eccellente dei suoi turnisti. In questo disco, con una Line-up di gran livello, riesce a realizzare un disco dai sapori New Wave che gli mancava dai tempi in cui era prodotto da David Bowie. Il fatto che sia stato mandato alle stampe poco dopo la scomparsa del Duca, risulta come una sorta di involontario tributo dalla forza emotiva determinante ed una grande qualità della tracklist. Uno dei dischi dell'anno.
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