Romeo e Giulietta Suite n.1 op.64a (estratti); Romeo e Giulietta Suite n.2 op.64b (estratti)Nell’estate del 1917 Cyrus McCormick jr, ricchissimo magnate delle macchine agricole di Chicago, incontrò nel corso di un viaggio di affari in Russia l’allora ventiseienne Sergei Prokofiev. Fino a quel momento McCormick non aveva mai sentito parlare di Prokofiev, al contrario del compositore, che riconobbe immediatamente il nome dell’uomo che gli stava di fronte per averlo letto sulle imponenti trebbiatrici che erano state acquistate dal proprietario della tenuta agricola che suo padre amministrava. McCormick dimostrò un certo interesse per le opere innovative di Prokofiev e si disse disposto a finanziare la stampa della allora inedita Suite scita. McCormick invitò poi il compositore a recarsi negli Stati Uniti e gli suggerì di inviare alcune sue partiture al direttore della Chicago Symphony Orchestra Frederick Stock. L’anno successivo Prokofiev esordì con la Chicago Symphony Orchestra eseguendo la parte solistica del suo Concerto n.1 per pianoforte e orchestra e dirigendo nel dicembre del 1918 la Suite scita (in entrambi i casi si trattava della prima esecuzione negli Stati Uniti) e in seguito fece ritorno a Chicago altre quattro volte. Nel gennaio del 1937, in occasione del suo ultimo viaggio nella Città del Vento, Prokofiev diresse la Chicago Symphony Orchestra in alcuni brani del suo nuovo – e fino a quel momento mai messo in scena – balletto Romeo e Giulietta. Il primo allestimento del Romeo e Giulietta si tenne a Brno, nella allora Cecoslovacchia, senza la partecipazione dell’autore e il balletto approdò in Unione Sovietica solo nel gennaio del 1940, dopo essere stato rifiutato sia dal Teatro Kirov sia dal Bolshoi. Nel frattempo, Prokofiev ricavò dal balletto due suites per orchestra composta ognuna da sette brani, la prima delle quali fu diretta a Chicago. Quando Riccardo Muti diventò il decimo direttore della Chicago Symphony Orchestra aveva già 40 anni di esperienza sul podio delle più importanti orchestre del mondo. Grazie al suo impegno per la musica la celebre compagine americana ha conquistato un nuovo pubblico; l'ingaggio di Muti in favore dell'eccellenza artistica e lo stabilirsi di un forte legame con l'orchestra ha spinto la stessa CSO verso nuovi traguardi e i più alti livelli.Nato a Napoli nel 1941, Riccardo Muti è stato direttore del Teatro alla Scala di Milano dal 1986 al 2005 e oggi dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e la Chicago Symphony Orchestra. È ritenuto uno dei più grandi interpreti del repertorio verdiano.
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