"Undici piccole colonne sonore e due cover. Le prime soprattutto, così le vedo io: sono soundtracks che fissano nella mia mente ricordi, luoghi, sensazioni e persone. Oppure leitmotiv, come li chiamava il grande Wagner. Temi musicali che accompagnano i capitoli di un viaggio, di una storia, tutti differenti ma accomunati da un pensiero comune. E il pensiero è quello di Pitagora, mio conterraneo, che ho voluto omaggiare in questo mio secondo disco. Un omaggio rotondo e completo, che riguarda tutto ciò che Pitagora è stato per l'umanità e per la mia formazione: filosofo, matematico, musicista ('forse non tutti sanno che', oltre a scrivere teoremi, fece anche esperimenti con un monocordo). Magnogreco e cittadino del mondo. A Pitagora, al di là della coincidenza geografica (l'essere nato a pochi chilometri da Crotone, la città della sua scuola) ho sempre pensato come summa di ciò che mi ha sempre appassionato: la laurea in informatica, la passione per la filosofia e i filosofi che mi ha passato mio padre, la musica, la chitarra, il conservatorio, la composizione, le mie teorie musicali. Pitagora è sempre stato presente in ognuna di queste passioni, e cos'è poi la matematica se non il filo conduttore che attraversa internet, la musica, i software e le composizioni. C'è Pitagora anche in questi undici brani, queste colonne sonore, che attraversano i luoghi, vanno da Crotone a Parigi, da Flatlandia al Brasile, da Napoli a Milano, dal reale all'immaginario... o digitale. Molti i generi e gli strumenti. Così la bossa nova si mescola alle ballate classiche, la chitarra al pianoforte, le percussioni a una celesta, strumento straordinario e dimenticato. E ci sono due cover. Una ('Tears in heaven') a Eric Clapton. L'altra ('Quando') a Pino Daniele, il primo amore, che non si scorda mai. La colonna sonora è pronta, dovrebbe esserci tutto, ora posso partire. In valigia ho cercato di mettere tutto ciò che sono, cercando di non scordare niente. Ma se qualcosa ho dimenticato... 'Pitagora, pensaci tu’.
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