Galileo Chini. Dipinti, decorazione, ceramica, teatro, illustrazione. Catalogo della mostra (Roma, 9 giugno-10 settembre 2006). Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, 9 giugno - 10 settembre 2006). La mostra vuole celebrare il grande artista fiorentino a cinquant'anni dalla morte, ripercorrendo tutte le tappe della sua intensa e multiforme attività e proponendone una lettura a tutto tondo, che ricapitola i significativi passaggi dalla grande decorazione alla pittura, dalla ceramica all'arte vetraria e al lavoro per il teatro. Dalla fine del XIX secolo a metà del XX Galileo Chini ha rappresentato in Italia l'artista capace di affrontare le grandi superfici rinnovando la decorazione parietale e sviluppando un linguaggio nuovo, ispirato al virtuosismo decorativo dell'Art Noveau e soprattutto della Secessione viennese; all'estero, e nel Siam in particolare, dove soggiornò alcuni anni tra il 1911 e il 1914, rappresentò la summa di arte occidentale e di decorativismo orientaleggiante, portando un soffio di modernità europea in un contesto culturale dove l'arte si sposava già a perfezione con la decorazione. Qui sicuramente Chini elaborò l'altro aspetto del suo particolare stile, il metodo di reiterare infinite volte e sempre con felicità inventiva le stesse sigle decorative, motivi che conferiranno alla sua arte quel sapore esotico, languido e umorale, presente fino alle ultime opere.
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Brossura originale con bandelle, 286 pagine con cntinaia di illustrazioni in nero e a colori lungo l'intero testo. Copia ottima; spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine. "Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, 9 giugno - 10 settembre 2006). La mostra vuole celebrare il grande artista fiorentino a cinquant'anni dalla morte, ripercorrendo tutte le tappe della sua intensa e multiforme attività e proponendone una lettura a tutto tondo, che ricapitola i significativi passaggi dalla grande decorazione alla pittura, dalla ceramica all'arte vetraria e al lavoro per il teatro. Dalla fine del XIX secolo a metà del XX Galileo Chini ha rappresentato in Italia l'artista capace di affrontare le grandi superfici rinnovando la decorazione parietale e sviluppando un linguaggio nuovo, ispirato al virtuosismo decorativo dell'Art Noveau e soprattutto della Secessione viennese; all'estero, e nel Siam in particolare, dove soggiornò alcuni anni tra il 1911 e il 1914, rappresentò la summa di arte occidentale e di decorativismo orientaleggiante, portando un soffio di modernità europea in un contesto culturale dove l'arte si sposava già a perfezione con la decorazione. Qui sicuramente Chini elaborò l'altro aspetto del suo particolare stile, il metodo di reiterare infinite volte e sempre con felicità inventiva le stesse sigle decorative, motivi che conferiranno alla sua arte quel sapore esotico, languido e umorale, presente fino alle ultime opere.".
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Anno edizione:2006
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