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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2010
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Jack lo squartatore ha sempre esercitato un fascino magnetico sul mio immaginario, pertanto desideravo da tempo immergermi nel "saggio" di Patricia Cornwell dedicato al serial killer più famoso della storia. Ne ho trovato un lavoro tutto sommato sincero nelle intenzioni, ma gravato da grandi difetti che minano il risultato finale. Essenzialmente li elenco in 3 punti, in ordine di gravità: 1) La tesi investigativa avallata dalla Cornwell viene svelata già all'inizio del libro, con la conseguenza che la curva d'interesse e di attenzione del lettore si ammoscia in maniera vertiginosa. 2) I fatti vengono narrati in maniera non sequenziale, non esiste una cronologia esatta degli eventi. Personalmente ho trovato questa gestione molto confusionaria e dispersiva. La lettura diventa, a tratti, molto pesante e noiosa, oltre che sfilacciata e poco armonica. 3) Mi sembra francamente irritante, inoltre, il modo in cui la Cornwell ostenta la sua sicurezza nella validità di questa tesi investigativa. C'è da tenere conto che le prove scientifiche rimaste a disposizione dall'epoca dei delitti sono praticamente inesistenti, e tutta l'impalcatura costruita dal suo team di collaboratori si basa su prove indiziarie e profili psicologici. Troppo poco, a mio avviso, per dichiarare con certezza un'ipotesi del genere, seppure molto affascinante e suggestiva. Jack lo squartatore può dormire, all’inferno, sonni tranquilli.
L'indagine della giornalista più letta dei tempi moderni, sul serial Killer più efferato, misterioso, spavaldo ed affascinante del XIX e XX secolo, la porta ad essere fermamente convinta che l'autore degli omicidi sia l'artista Walter R. Sickert, fornendo prove e teorie, che possono pure valere,in base alla personalità dell'artista, ma non sono concrete. Fatto sta che Jack the Ripper fu il primo seriale omicida della storia, il cui modus operandi prese alla sprovvista la polizia metropolitana londinese del tempo, la quale non era pronta ad affrontare un "genio del male" come il suo. Quindi, mi viene da dire che lo Squartatore non può che essere, ancora oggi, una figura tetra, di spalle, con mantello nero e cappello, che si aggira nelle strade di Whitechapel senza nome ed identità.
Noioso, pesante da finire ... una serie di supposizioni sostenute da documenti e ricerche. Mi ha sempre affascinato la storia di Jack lo Squartatore ma questo libro mi è risultato un pò un mattone peccato perchè la Cornwell a mio parere è una brava scrittrice soprattutto in riferimento alla prime sue opere.
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