Il solito Sacco. Immagini forti, dure, in cui bianco e nero rafforzano ancora di più la cupezza e il terrore per vite spezzate ed eventi drammatici, dimenticati, insabbiati o semplicemente ritenuti di poco conto, a cui sono dedicati giusto una manciata di righe su qualche rapporto dell'epoca, del 1956 (AI MARGINI DELLA STORIA, appunto). Sacco, a partire dal 2002, inizia allora un'opera di approfondimento basata su memoria, ricordi e testimonianze dei superstiti di allora, vista la scarsità di fonti storiche ufficiali, in modo da capire, approfondire e poi divulgare quanto avvenuto nei massacri di civili di Khan Younis e Rafah. Di estremo interesse anche il materiale in appendice dove vi è la riproposizione di interi colloqui avuti dall'autore con generali dell'esercito israeliano e confronti con questi riguardo alla legittimazione del massivo abbattimento di abitazioni di palestinesi nella città di Rafah. Da leggere e affiancare assolutamente a Palestina e Reportages dello stesso autore.
Gaza 1956. Note ai margini della storia
Rafah, una cittadina sperduta nella Striscia di Gaza, è un posto squallido. Edifici cadenti e semidistrutti si affacciano su strade piene di spazzatura e detriti. I vicoli brulicano di bambini e disoccupati. Al confine con l'Egitto, Rafah è stata più volte spianata dai bulldozer ed è considerata da sempre un luogo emblematico del più feroce conflitto del mondo contemporaneo. Sepolti negli archivi, giacciono i ricordi di un sanguinoso incidente che ebbe luogo nel 1956, in occasione del quale soldati israeliani uccisero 111 palestinesi. A prima vista sembrerebbe solo una nota di scarsa importanza, dimenticata ai margini della storia, ma quanto accadde quel giorno a Rafah rivela in tutti i suoi aspetti drammatici l'impossibilità di pervenire a una verità condivisa su questo conflitto pluridecennale: si trattò di un massacro a sangue freddo o di uno spaventoso errore? Nel tentativo di gettare luce sull'episodio, Sacco si immerge nella vita quotidiana di Rafah e della vicina cittadina di Khan Younis alla scoperta del passato e del presente di Gaza. Cinquant'anni di storia, morte, bugie, violenza: questo reportage-inchiesta mostra il susseguirsi serrato di guerre, fa ascoltare le voci di profughi, sopravvissuti, vedove e capi religiosi, facendo toccare con mano il cuore pulsante della tragedia di questo paese. Come in "Palestina" e "Gorazde", il tipo di giornalismo disegnato di Joe Sacco restituisce un orizzonte conteso in tutti i suoi dettagli e trasforma un conflitto intricato in un'esperienza tangibile.
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Anno edizione:2010
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