Dello stesso autore ho letto Il treno per Tallinn ed è necessaria una Nota a margine ovvero per l’ennesima volta l’autore mostra l’abitudine ad usare anglicismi evitabili. Oltre al solito "last but not least" che a quanto pare predilige, nel proseguo della lettura ecco, nella stessa pagina, bow-window (più conosciuto in Italia con l’espressione Bovindo) integrato poi con flatting, un termine tecnico che indica la vernice con la quale si proteggono ad esempio le facciate in legno e quindi traducibile in verniciatura o rivestimento. Per quanto riguarda il libro, i personaggi principali li conosco, mi piacciono e mi è piaciuta la storia che resta credibile e ben scritta. Anche in questo caso il mio giudizio personale è Buono e lo consiglio senza ombra di dubbio.
«Una parte di me aveva ancora una gran voglia di scrivere gialli, quella parte si chiama Arno Saar» «Kristina non fece domande perché il tono di lui non lasciava spazio a dubbi: Marko aveva scoperto qualcosa di importante. In realtà, Kurismaa non aveva scoperto niente, si era solo ricordato che la neve, sotto la neve, può serbare segreti inaspettati»
A Tallinn lo sanno tutti, la zona dei vecchi baraccamenti di Kopli è terra di nessuno; spacciatori, squatter e delinquenti di ogni tipo ne hanno fatto il loro regno. È un brutto posto per vivere e ancor più brutto per morire e, se potesse ancora parlare, la ragazza lo confermerebbe. Ma la ragazza non parla, è morta; il suo cadavere è stato disteso su un vecchio divano abbandonato e, nella notte, la neve lo ha completamente sepolto. Al commissario Marko Kurismaa la neve piace, e molto, ma non quando nasconde ogni traccia, ogni indizio; gli piace la neve che scricchiola sotto i suoi sci da fondo, non quella che illividisce il corpo nudo di una giovane donna. E mentre la neve del gelido inverno estone continua a cadere inesorabile, Kurismaa inizia la sua caccia all'uomo, la sua corsa contro il tempo, perché per ogni ragazza uccisa ce ne possono essere altre dieci in pericolo. A condividere con lui l'indagine, e non solo l'indagine, c'è Kristina Lupp, che dirige la Sezione Crimini Domestici e Violenze sulle Donne; ma ad entrambi qualcosa sembra sfuggire: la pista che porta all'assassino o agli assassini scompare ogni volta che loro si avvicinano troppo alla verità. Fino a che Marko non capisce che la neve, oltre che nemica, può essere un'insospettabile alleata. Alessandro Perissinotto, dopo essersi nascosto dietro il misterioso Arno Saar per raccontare la prima indagine del commissario Kurismaa, in questo secondo volume della sua serie estone esce allo scoperto, accompagnandoci nell'intrico di un giallo ad alta tensione, ma anche nella complessa psicologia di un commissario brillante e ruvido, dall'animo gentile ma pieno di spigoli.
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250 9788804678823 Ottimo (Fine).
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Anno edizione:2017
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PAOLO MASSARENTI 30 luglio 2018
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