Il tortellino muore nel brodo - Filippo Venturi - copertina
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Letteratura: Italia
Il tortellino muore nel brodo
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Descrizione


Con il suo immaginario degno di un Tarantino cresciuto all'ombra dei portici di Bologna, Venturi ci regala una galleria di personaggi sgangherati e simpaticissimi e una collezione di perle gastronomiche da far invidia a uno chef stellato.

"Mi dispiace davvero, ma ci sono cose nella vita che si possono avere e altre no. Il tortellino al pomodoro proprio no. Il tortellino muore nel brodo."

Emilio Zucchini, proprietario della trattoria La vecchia Bologna, è uno scapolo impenitente, devoto alla gioia dei suoi clienti e al rispetto ortodosso delle ricette della cucina bolognese. Nicola Fini è il suo amico fraterno che è appena stato abbandonato di punto in bianco dalla moglie, ritrovandosi con due bambini a cui fare da papà single. Joe Solitario è un cantautore disperato che, dopo aver sprecato la sua grande occasione nella finale del più famoso talent show italiano, si improvvisa rapinatore per inseguire la sua ultima speranza: un volo di sola andata verso una nuova vita. Cico Pop e Mangusta sono gli scagnozzi di un boss della malavita locale incaricati di rubare per lui una moneta che non vale niente ma che ai suoi occhi significa tutto. Quando, in un campale venerdì mattina, le strade di questi cinque personaggi si incrociano, l'effetto non può che essere deflagrante. Quante possibilità ci sono che i tre criminali da strapazzo scelgano la stessa banca, lo stesso giorno e la stessa ora per mettere a segno il loro colpo? E quanta sfortuna deve avere Nicola per ritrovarsi a passare lì di fronte proprio durante la rapina, con in macchina quel poco che è rimasto della sua famiglia? Eppure, le coincidenze fanno parte della vita. E sono uno degli ingredienti fondamentali di questa rocambolesca storia. Insieme agli imprevisti, al buon cibo e a un'abbondante dose di umorismo. Con il suo immaginario degno di un Tarantino cresciuto all'ombra dei portici di Bologna, Venturi ci regala una galleria di personaggi sgangherati e simpaticissimi e una collezione di perle gastronomiche da far invidia a uno chef stellato. Ma, soprattutto, costruisce una brillante commedia degli equivoci dal ritmo forsennato, un'esilarante avventura a tinte gialle da gustare tutta d'un fiato.

Tropes e temi

Dettagli

3 luglio 2018
204 p., Brossura
9788804702160

Valutazioni e recensioni

  • Nelly
    Un libro pieno di sfumature colorate

    Molto spesso per descrivere un libro si ricorre ai colori. Giallo per un libro investigativo, rosa per uno romantico, nero per uno ricco di atmosfere cupe. Se dovessimo usare lo stesso metro di giudizio per questo libro, non basterebbe un solo colore ma bisognerebbe ricorrere a una vasta gamma di sfumature. Giallo, sì. Indubbiamente c'è un crimine, anzi due (una rapina e un rapimento) a dare l'avvio al romanzo, ma non solo. C'è il colore dell'investigazione, ma c'è anche quello dell'ironia (quante probabilità ci sono che nella stessa banca si verifichino due furti, scollegati tra loro, ma simultanei?) E c'è il colore della disperazione (quella che può condurre un uomo a decidere di fare una rapina in banca), ma è una disperazione quasi simpatica (quando ti rendi conto di essere il rapinatore/rapitore più goffo, sfortunato e maldestro che si sia mai visto). Il rosa dell'amore (di un marito che cerca sua moglie e di un padre che cerca sua figlia) ma anche qui non manca una sorta di ironia (quanto si può essere disgraziati per perdere prima la moglie e poi la figlia, a maggior ragione se per perdere intendiamo proprio il non trovare più?) E poi il nostro ristoratore/legale/investigatore che riassume in sé coraggio/incoscienza/intraprendenza. Un libro ricco di sfumature una più divertente dell'altra per un romanzo che sa coinvolgere senza mai perdere quella nota di spensieratezza e quel senso di piacevole svago!

  • Benedetta
    Divertente!

    Una lettura scorrevole, divertente, che lascia con il fiato sospeso!

  • Carlotta
    Un indagine divertente e scorrevole

    La storia mi ha molto divertita : il libro si legge in pochissimo tempo, poiché ti porta da una scena all'altra con semplicità e un pizzico di risate che ti far venir voglia di continuare a leggerlo per sapere come andrà a fine questa rocambolesca indagine condotta da un ristoratore appassionato di tortellini.

Conosci l'autore

Foto di Filippo Venturi

Filippo Venturi

1972, Bologna

Filippo Venturi (Bologna, 1972) è uno scrittore e gestore di una trattoria in centro a Bologna. Ha esordito nella narrativa nel 2010 per Pendragon con Intanto Dustin Hoffman non fa più un film, L'indimenticabile Bologna degli anni Ottanta. Per la stessa casa editrice ha pubblicato Forse in Paradiso incontro John Belushi (2012) e Un giorno come un altro (2015). Dal 2016 tiene sulla “Repubblica” la rubrica Dietro al banco, attraverso la quale recensisce i suoi clienti. Nel 2018 ha pubblicato con Mondadori Il tortellino muore nel brodo.

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