Volevo i pantaloni

In un mondo dove i pantaloni sono il simbolo del privilegio maschile e indossarli sembra l'unico modo per affermare la propria indipendenza, una ragazza siciliana cerca di trovare la propria strada in un paesino dell'Italia degli anni 70-80, finendo vittima dei pregiudizi e delle ingiustizie di una società estremamente patriarcale e autoritaria. È un romanzo che ho letteralmente divorato e che mi ha lasciata con una tristezza infinita perché, nonostante sia stato pubblicato più di 30 anni fa, è ancora troppo attuale e ciò dimostra quanto poco siamo riusciti a progredire verso la parità di genere...

Libro durissimo, amaro, dietro al quale si celano le famiglie e le vite del degrado, della povertà, dell'orrore. Dagli anni 60 ad oggi le conquiste per le donne ci sono state, ma quanta strada abbiamo ancora da fare? Abbiamo indossato i pantaloni di li a poco ma abbiamo ancora l'amaro in bocca.