Onestamente è un libro scritto veramente bene: si parla di un argomento interessante come la frenologia (una branca che non si sente molto parlare, direi quasi per nulla), di come nell’800 il lavoro da sarta era molto richiesto (il lavoro di Ruth e di sua madre mi ha ricordato tutti i lavori che mi ha fatto vedere mia nonna quando ero piccola), per di più mi stupisco sempre quando leggo di quanta discriminazione ci fosse nei confronti delle persone di colore. C’è anche l’alternanza dei pov, cosa che mi fa impazzire perché amo quando i capitoli finiscono con dei cliffhanger che ti spingono a continuare la lettura. Ma non è stato questo il caso. O almeno, non è stato il caso dei capitoli dal punto di vista di Dorothea che, oltre ad averli trovati noiosi, non sono proprio riuscita a sopportarla. L’ho trovata veramente fastidiosa: dal definire inetto il sig. Thomas dopo nemmeno due volte che l’ha visto; dal dire alla sua domestica di essere un’insolente e oca irriverente solo perché si era permessa di darle un consiglio..dalle parole eccessive sul suo amore David per poi non decidersi mai di sposare quel poveretto. Insomma, ho capito che ci troviamo nell’800 e che probabilmente le ragazze si offendono per qualsiasi cosa come essere interrotte mentre parlano, ma non significa che lei debba avere quest’atteggiamento con 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦. Ruth invece è stata la luce di questo racconto. Per me. Perché purtroppo lei si è vista per tutta la sua vita come un mostro. I capitoli dal suo punto di vista sono stati quelli che mi hanno tenuta incollata al libro, in quanto non si capisce fino alla fine di cosa sia capace. Ma più di tutto l’ho trovata ammirevole. Dorothea si definisce come una persona devota alla chiesa, ma sembra non apprezzare e non accettare niente, mentre Ruth è riuscita a perdonare anche le persone che le hanno fatto tutto quel male. O quasi ;) Consigliato!
Il filo avvelenato
Per tutti gli amanti della letteratura gotica, un racconto da brivido dedicato al male celato dietro il volto dell'innocenza.
«Se fossi stata un maschio niente di tutto questo sarebbe accaduto. Non avrei mai preso in mano un ago, non avrei mai scoperto il mio potere.»
Gran Bretagna, prima metà dell'ottocento. Dorothea Truelove è giovane, bella e ricca. Ruth Butterham è giovane, ma povera e consumata da un segreto oscuro e terribile. Un segreto che rischia di condurla alla forca. I loro destini si incrociano alla Oakgate Prison, dove Ruth è rinchiusa in attesa di processo per omicidio e dove Dorothea si dedica ad attività caritatevoli; soprattutto, qui la ragazza trova il luogo ideale per mettere alla prova le neonate teorie della frenologia – secondo cui la forma del cranio di una persona spiega i suoi peggiori crimini – che tanto la appassionano. L'incontro con Ruth fa però sorgere in lei nuovi dubbi, che nessuna scienza è in grado di risolvere: è davvero possibile uccidere una persona usando solo ago e filo? La storia che la prigioniera ha da raccontare – una storia di amarezze e tradimenti, di abiti belli da morire – scuoterà la fede di Dorothea nella razionalità e nel potere della redenzione.
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Autore:
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Anno edizione:2021
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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vacefs 27 dicembre 2024Piccola Ruth
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Gretasbookshelf 28 aprile 2022Molto bello
Il filo avvelenato - Laura Purcell. Un’Inghilterra vittoriana sporca e povera dove personaggi poco allegri vivono la loro miserabile vita. Tra questi c’è Ruth, una maga con ago e filo 🪡 🧵 ma questo dono si trasforma presto in una sciagura perché dopo aver indossato le sue creazioni, la gente sta male o addirittura muore. Dorothea invece è una 25enne dell’alta società che (non) cerca marito. Infatti, la sua vera passione è aiutare la gente tramite ciò che studia: la frenologia (studio dei crani 💀). Fa la volontaria in carcere, dove analizza spesso le detenute, ed è lì che incontrerà Ruth - accusata di aver ucciso la sua padrona. Da qui entrambe sviluppano le loro storie. Il mio primo libro della Purcell - molto bene! Una storia interessante che si rivela un doppio murder mystery. La storia e soprattutto il titolo fanno pensare a una Ruth macabra che uccide lentamente con la sua maestria nel cucito, invece diventa una storia che tratta di famiglia, gelosia, amore e un po’ di pazzia! 8/10 Venduto più come horror però…ma non lo è! Per molti potrebbe essere frustrante. 😤
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Deb_ 27 aprile 2022
Ho letto il libro sotto vari consigli, non mi ha entusiasmata più di tanto ma non è nemmeno brutto. L'ho trovato molto "toccante" in alcune scene, sono riuscita a capire i sentimenti dei personaggi in quel momento. Ho apprezzato la volontà di emancipazione della protagonista nei confronti del padre e della società!
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