Un originale libello sulla memoria della Shoah. Particolare per via del costrutto, che vede il nipote (Joshua) di una donna sopravvissuta al Lager di Auschwitz immedesimarsi per una settimana nelle condizioni di vita, che la nonna ha sperimentato 80 anni prima, e tramandare la sua memoria. Consapevole che l'esperimento non sia paragonabile al 100% alla realtà vissuta dalla nonna, Joshua riporta su un diario le sue sensazioni e le sue riflessioni giornaliere: ne risulta un quadro complesso che mostra l'atrocità di ciò che un essere umano può provare in un simile contesto. E il risultato è che Joshua ne esce cambiato e condivide la sua esperienza con la sua scuola e la sua comunità. Tra gli aspetti più significative vi sono il capire che siamo estremamente fortunati a vivere nel nostro attuale mondo, che non si deve dare niente per scontato e dovuto, che occorre apprezzare le piccole cose del quotidiano senza dimenticare i molti che vivono in condizioni peggiori di noi. Oltre a leggere il libro (e/o altri sul tema della Shoah) un ulteriore passaggio è quello di visitare un Lager nazista, un'esperienza che ogni persona e soprattutto ogni studente dovrebbe intraprendere per capire veramente e non dimenticare.
Sarò la tua memoria
Come si tramanda la memoria? A me lo ha insegnato un ragazzo speciale.
Joshua ha quattro anni quando ascolta attento l'inizio di una storia terribile, quella della nonna Andra, sopravvissuta ad Auschwitz insieme a sua sorella Tatiana e ad altri cinquanta bambini. L'epilogo di quella fiaba crudele arriva dopo molti anni, ma intanto dentro Joshua nasce una domanda: quale voce racconterà la Shoah quando non ci sarà più alcun testimone vivente? L'occasione per trovare una risposta si presenta quando a scuola gli viene chiesto di raccontare un'esperienza per lui importante. Joshua quell'esperienza decide di viverla e annuncia ai professori che si calerà per una settimana nei panni di sua nonna bambina, quand'era prigioniera in un campo di sterminio. Così, per sette giorni, Joshua si rinchiude nel garage di casa dove patisce freddo, fame, fatica, solitudine, noia. E alla fine, anche se solo in parte, comprende quello che hanno passato la nonna e tutti coloro che sono stati deportati come lei. E racconta. E non smette di raccontare, perché nessuno dimentichi. Età di lettura: da 12 anni.
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Luigibab 14 luglio 2025Bella testimonianza sulla Shoah
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Sherlo93 18 gennaio 2024Molto adatto ai ragazzi
Ho letto questo libro insieme ad un ragazzo di seconda media che aiuto con i compiti. L'ho trovato molto istruttivo per un ragazzo della sua età e, pur trattando una tematica molto delicata, si legge volentieri soprattutto perché la vicenda è narrata da un ragazzo delle scuole superiori. Alcuni passaggi risultano molto intensi e capaci di colpire nel profondo di ognuno di noi. Lo consiglio ai ragazzi, ma anche agli adulti per potersi sensibilizzare ancora di più ad una tematica tanto importante.
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Sara 02 giugno 2023tutto d'un fiato
spettacolare, consigliato a ragazzi e adulti
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