Un delirio divertente e nonsense, ma che riesce anche ad essere profondo.
Aspettando Godot
“Non c’è da meravigliarsi che, uscendo dal teatro, la gente si chieda cosa diavolo ha visto. In casi come questo si finisce sempre per attribuire all’autore un preciso disegno simbolico, e si rigira il testo pezzo per pezzo, battuta per battuta, cercando di ricostruire il puzzle. Si ha l’impressione che Beckett, a casa sua, stia ridendo malignamente alle nostre spalle, mentre con una semplice intervista alla televisione potrebbe chiarire ogni cosa. Diremmo subito che, a nostro parere, pretendere a tutti i costi questo “sesamo apriti” non ha senso. Stabilire se Godot è Dio, la Felicità, o altro, ha poca importanza; vedere se in Vladimiro ed Estragone la piccola borghesia che se ne lava le mani, mentre Pozzo, il capitalista, sfrutta bestialmente Lucky, il proletariato, è perfettamente legittimo, ma altrettanto legittima è la “chiave” cristiana, per cui tutto, dall’albero che si trova sulla scena, e che dovrebbe rappresentare la Croce, alla barba bianca di Godot, si può spiegare Vangelo alla mano”. (Carlo Fruttero)
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Edizione:3
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Anno edizione:1997
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Chiara 14 marzo 2025"Non c'è da meravigliarsi che, uscendo dal teatro, la gente si chieda cosa diavolo ha visto" (Carlo Fruttero)
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Carlo 12 gennaio 2025Capolavoro del teatro dell'assurdo
Capolavoro del teatro dell’assurdo, a distanza di oltre 70 anni risulta ancora fresco e attuale. L’opera di Samuel Beckett è stata rappresentata in tutto il mondo da tanti attori famosissimi. Tra gli ultimi interpreti dei due straccioni protagonisti ricordiamo Patrick Stewart e Ian McKellen (per chi ha visto i primi film degli X-Men li ricorderà come Professor X e Magneto). Questa opera teatrale è famosa non tanto per la trama (banale e anche noiosa) quanto per il messaggio che riflette l’angoscia e l’immobilità dell’uomo nel XX secolo che attende la venuta di un nuovo messia o di una guida che dia un senso alla sua esistenza.
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Beabook22 01 gennaio 2025Assurdo
Un opera teatrale assurda, surreale, incentrata sul tema dell’attesa. Nonostante l’ assurdità l’ho trovato unica
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