E’ il primo libro di Falcinelli che abbia mai letto. Critica portatile al visual design è un libro che riesce a fare una cosa non da poco: spiegare il visual design, un argomento che spesso sembra riservato solo a esperti e creativi, in modo semplice, interessante e pieno di spunti pratici. Questo libro non è solo per designer: è per chiunque voglia capire come le immagini comunicano e perché sono così centrali nel nostro modo di vivere oggi. Falcinelli parte da lontano, letteralmente da Gutenberg, e ti porta fino ai social network. È come fare un viaggio nel tempo attraverso le immagini, dai primi caratteri tipografici alla marea di meme e pubblicità che ci travolge ogni giorno. L’autore riesce a connettere passato e presente con un’abilità straordinaria, dimostrando come certi meccanismi visivi siano rimasti invariati, anche se i mezzi sono cambiati. Le illustrazioni – e sì, ce ne sono molte – sono un valore aggiunto incredibile. Non sono lì solo per abbellire il libro, ma per aiutarti a capire davvero quello di cui si parla. È come avere una lezione visiva e teorica allo stesso tempo. Se vogliamo trovare un “contro”, potrebbe essere che il libro, pur essendo accessibile, richiede comunque un po’ di attenzione. Forse il libri di Falcinelli che ho trovato più impegnativo. Non è una lettura da sfogliare distrattamente; per goderselo davvero, bisogna immergersi e seguire i ragionamenti di Falcinelli, che ogni tanto diventano anche un po’ filosofici. In definitiva, Critica portatile al visual design è uno strumento prezioso per chi vuole capire il potere delle immagini nel mondo contemporaneo. È un libro che non solo informa, ma ti cambia il modo di guardare le cose. Se ami l’arte, la comunicazione o semplicemente vuoi capire meglio il bombardamento visivo che ci circonda, questo libro è una bussola perfetta.
