Uno dei grandi capolavori della letteratura italiana contemporanea. Peccato che sia escluso dal canone scolastico.
Lessico famigliare
Vincitore Premio Strega 1963
«Nel corso della mia infanzia e adolescenza mi proponevo sempre di scrivere un libro che raccontasse delle persone che vivevano, allora, intorno a me. Questo è, in parte, quel libro: ma solo in parte, perché la memoria è labile, e perché i libri tratti dalla realtà non sono spesso che esili barlumi e schegge di quanto abbiamo visto e udito.»
Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e piú duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: «Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire "Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna" o "De cosa spussa l'acido cloridrico", per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole».
In appendice la Cronistoria di «Lessico famigliare» a cura di Domenico Scarpa e uno scritto di Cesare Garboli.
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                                        Edizione:1
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                                        Anno edizione:2014
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        pi 03 settembre 2025
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        Marghe 17 agosto 2025EvergreenSeppur nella sua semplicità, questo grande classico ti fa venire voglia di scrivere il tuo personale "lessico familiare". Leggermente lento e ripetitivo sul finale ma estremamente bello, l'ho riletto un paio di volte negli anni. 
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        Fabio 24 marzo 2025Ritratto intimo di una famigliaLa storia di Natalia Ginzburg e della sua famiglia, ebraica, antifascista nella Torino degli anni 30-50. Divertenti i ricordi di infanzia e la "lingua" usata in casa. Il padre personaggio speciale e uno dei protagonisti. Sullo sfondo l'Italia di quegli anni, mortificata dal regime e poi rinata nel dopoguerra. Lo rileggerei volentieri. 
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