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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
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Un libro di lotta, coraggio, passione e speranza. Uno dei documenti piú avvincenti e appassionati della Resistenza.
«Questo libro di memorie della Resistenza ha un carattere d'eccezione, piú che per l'importanza dei fatti che racconta, per la persona che l'ha scritto e il modo in cui la guerra partigiana viene vista e vissuta. È il libro d'una donna la cui vita era già segnata dalla lotta antifascista: Ada Prospero, la vedova di Piero Gobetti, il giovane martire del primo antifascismo italiano, animata da una passione di libertà, da un bisogno di azione, da un coraggio eccezionali... il libro d'una madre che va a fare la guerra partigiana insieme a suo figlio di diciott'anni, e con lui divide pericoli e disagi. Il libro s'anima di una piccola folla di personaggi, tra i quali ritroviamo figure note [Antonicelli, Pajetta, Venturi, Spriano, Alessandro e Carlo Galante Garrone, Momigliano, Duccio Galimberti, Foa] e molti volti meno noti che subito ci diventano amici, ma sempre ciò che dà il tono è la presenza dell'autrice...» (Italo Calvino)
Introduzione di Goffredo Fofi. Nota di Italo Calvino. Postfazione di Bianca Guidetti Serra.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo diario, scritto in un inglese indecifrabile, venne scritto dalla stessa scrittrice, durante la lotta partigiana nella seconda guerra mondiale e durante il periodo della resistenza e nella liberazione dell’Italia, narra della lotta di Ada Gobetti, vedova di Piero Gobetti, martire del primo antifascismo italiano, dove racconta le proprie esperienze in campo, è animata da una forte passione di libertà, dal bisogno di azione e da un coraggio eccezionali, dove racconta anche di come una madre andava a lottare la guerra partigiana insieme a suo figlio diciottenne, che oltre ad ideali condivide anche pericoli, rischi e disagi dovuti dalla guerra. Nel libro si raduna anche una folla di personaggi, tra i quali si ritrovano anche figure note e altre meno note che subito diventano amici del lettore, ma c’è chi da tono, è anche la presenza di Ada Gobetti stessa che ci racconta giorno per giorno e volta per volta tutte le vicende vissute. Oltre ad essere un diario dove vengono narrate queste azioni strepitose dei partigiani, è anche un testamento letterario. Grazie mille Ada per questo dono
La redazione di questo imponente diario ha una storia avventurosa, e ancor più avventurose sono le vicende che raccoglie. L’autrice l’ha tenuto con costanza, scrivendolo in un’inglese cifrato per non rischiare di mettere in pericolo né se stessa, né i suoi compagni di lotta nel caso in cui fosse stato trovato. Raccoglie piccoli e grandi eventi, e rende chiaramente le condizioni di vita concreta e gli stati d’animo non solo della sua autrice, ma di tutti quelli, uomini e donne, che hanno lottato contro il nazifascismo.
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