Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo - Stendhal - copertina
Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo - Stendhal - copertina
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Letteratura: Francia
Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo
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Descrizione


Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, "Il rosso e il nero" è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L'impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L'ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all'acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e "II rosso e il nero" non è il romanzo dell'ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un'arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l'umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l'epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all'indomani di Waterloo), convinto com'è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione. Nota introduttiva di Emilio Faccioli.

Dettagli

3 giugno 2014
XLVI-573 p., Brossura
Le rouge et le noir
9788806220471

Valutazioni e recensioni

  • Alexander Vicia
    Imprescindibile

    Personaggi magnifici e ben delineati psicologicamente. Ottima trama; distribuita bene nei suoi momenti e, soprattutto, strabiliante senso storico del narratore.

  • mmart
    Capolavoro

    "Il rosso e il nero" di Stendhal è un capolavoro della letteratura che cattura l'immaginazione con la sua trama avvincente e i suoi ritratti psicologici straordinari. Ambientato nella Francia del XIX secolo, questo romanzo affronta temi universali come l'ambizione, l'amore e la lotta per l'autorealizzazione. La storia di Julien Sorel, un giovane ambizioso che cerca di scalare la scala sociale, affascina fin dalle prime pagine. Stendhal dipinge un quadro vivido della società dell'epoca, esplorando le convenzioni sociali, le ipocrisie e le sfide che i personaggi devono affrontare nel perseguire i propri desideri e i propri sogni. La prosa di Stendhal è eccezionale, con una precisione e una chiarezza straordinarie. La sua capacità di dipingere ritratti psicologici complessi è sorprendente: i personaggi prendono vita sulle pagine e il lettore si immerge completamente nelle loro vite, nei loro desideri e nei loro conflitti interiori. "Il rosso e il nero" è un romanzo che incanta con la sua profondità e la sua saggezza. Attraverso la storia di Julien Sorel, Stendhal ci invita a riflettere sull'ambizione e sul prezzo che può comportare il perseguimento del successo. Il libro offre una visione acuta della natura umana e delle dinamiche sociali, lasciando il lettore con una maggiore comprensione della complessità della vita. In conclusione, "Il rosso e il nero" è un capolavoro letterario che merita di essere letto. La maestria di Stendhal nella creazione di personaggi vividi, la sua prosa affascinante e la sua profonda analisi della società rendono questo romanzo un'esperienza di lettura indimenticabile. Se ami la letteratura classica e storie avvincenti, non perdere l'opportunità di immergerti nel mondo di "Il rosso e il nero".

  • vhwej
    formidabile

    Un grande capolavoro della letteratura francese, struggente e coinvolgente fino alla fine. Consigliatissimo per tutti

Conosci l'autore

Foto di Stendhal

Stendhal

1783, Grenoble

Pseudonimo di Henri Beyle. A sedici anni si trasferisce a Parigi dove si impiega al ministero della Guerra. Nel 1800 raggiunge l'armata napoleonica in Italia e lavora come impiegato nell'amministrazione imperiale, viaggiando in Germania, Austria e Russia. Dopo la caduta di Napoleone si stabilisce in Italia, abitando soprattutto a Milano. Torna a Parigi nel 1821, vive collaborando a riviste con articoli di critica artistica e musicale. Dopo la rivoluzione del 1830 e l'avvento di Luigi Filippo viene nominato console a Civitavecchia. Muore a Parigi. Le sue opere principali sono: "Considerazioni sull'amore" (1822), "Il Rosso e il Nero" (1830), "La Certosa di Parma" (1839), "La Badessa di Castro" (1839), "Vita di Henry Brulard" (1890), "Ricordi d'egotismo" (1892), "Lucien Leuwen" (1894).

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