Immenso
La coscienza di Zeno-Continuazioni
L'esplorazione dell'inconscio nel primo romanzo «moderno» del Novecento italiano.
«È vero che la Coscienza è tutt'altra cosa dei romanzi precedenti. Ma pensi ch'è un'autobiografia e non la mia... Ci misi tre anni a scriverlo nei ritagli di tempo. E procedetti così: quand'ero lasciato solo cercavo di convincermi d'essere io stesso Zeno. Camminavo come lui, come lui fumavo e cacciavo nel mio passato tutte le sue avventure che possono somigliare alle mie...» – Italo Svevo a Eugenio Montale
La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. È il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
-
Autore:
-
Curatore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Edizione:2
-
Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Luca 31 dicembre 2024
-
cristal 30 dicembre 2024libro veramente bello
un viaggio completo del protagonista! Questa edizione è veramente la migliore poiché presenta l’opera completa
-
MarioM35 11 dicembre 2024Svevo e gli inetti
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (1861-1928). Svevo nasce nella città asburgica di Trieste, che alla fine dell'ottocento è importantissima in quanto è: la sede principale dal punto di vista economico-commerciale; è ricca di banche; è il porto strategico d'Europa; è una città cosmopolita infatti da lì passano Joyce, Jung e tanti altri. La famiglia di Svevo è agiata e dunque lo scrittore parte per la Germania per imparare il tedesco e per ultimare gli studi. Al suo ritorno, l'azienda di famiglia fallisce ed inizia così a lavorare in banca. Svevo con questo lavoro non si sente appagato e decide di dedicarsi al suo grande amore, la letteratura. Nel 1892 pubblica "Una vita" e nel 1898 "Senilità", entrambe a sue spese. Questi due romanzi non hanno successo e gli editori non vogliono pubblicarli perché Alfonso Nitti ed Emilio Brentani, i due protagonisti dei due romanzi, sono sconfitti sono inetti. Nel 1910 il cognato gli parla di Freud in quanto suo paziente. Svevo, è scettico riguardo alla psicoanalisi perché il cognato, nei due anni di cura da Freud, ne esce peggiorato. Secondo Svevo, la psicoanalisi è un grande contenitore, dal quale poter attingere per fare letteratura ma non da usare come cura. Infatti, se Pirandello legge Binet; Svevo legge Freud e Jung. Dal 1919 al 1922, Svevo lavora a La coscienza di Zeno per pubblicarlo poi nel 1923. Come per gli altri due romanzi l'inizio non è stato dei migliori ma Joyce in Francia e Montale in Italia, recensiscono e promuovono il romanzo, anche nei salotti letterari. In pochi anni il romanzo è stato tradotto in francese e tedesco. Nel 1928, anno della morte dello scrittore, nel suo scrittoio vengono rinvenute bozze de Il vegliardo. Questo doveva essere il quarto romanzo e doveva raccontare uno Zeno in età avanzata, uno Zeno anziano. Questo era un tema del tutto nuovo. Zeno Cosini (protagonista della Coscienza e alter ego di Svevo), passa la vita a fumare l'ultima sigaretta e...
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it