Un libro che aiuta ad affrontare, e forse accettare, la morte delle persone care. Che aiuta a superare, o almeno riconoscere, il taboo della morte e della malattia, sempre più forte nella nostra società. Che aiuta ad apprezzare la vita, a riconoscerne i momenti importanti, a saperne godere appieno. L'autrice, molto coraggiosa nell'affrontare i temi della morte e malattia, lo fa da diversi punti di vista, raccontando con grazia e profondo rispetto tante storie di persone a lei care. Può servire qualche fazzoletto, ma secondo me questo è un bellissimo libro, da leggere e rileggere.
Così è la vita. Imparare a dirsi addio
I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori. Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, Concita De Gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo In forza.
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Autore:
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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VV 14 novembre 2021Un libro contro il taboo della morte
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VALENTINA VINCENZI 02 novembre 2020
Bellissimo libro che parla di morte, di malattie, di funerali e altre cerimonie d'addio, con dolcezza e amore. Spiega come affrontare questi temi con leggerezza e profondità contemporaneamente, con consapevolezza e rispetto, con ironia, con eleganza. In sintesi, vuole infrangere il tabu della morte, che non serve a nulla se non a renderci più difficile affrontare questi temi. Il libro contemporaneamente parla moltissimo di vita, di come viverla in pienezza, con intensità e anche leggerezza. Perchè le due cose (morte e vita) non possono esistere una senza l'altra, anzi acquistano senso proprio una in virtù dell'altra.
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Un piccolo libro in cui la morte è qualcosa da vivere tutti insieme, grandi e bambini, per superare la paura e dare un senso al dolore. L’autrice prende spunto dai funerali a cui ha assistito, per spiegare il bisogno dei bambini di sapere, la curiosità che la morte genera, ma soprattutto come si possa riprendere a vivere dopo la morte di una persona cara. La morte ormai è un taboo, finalmente qualcuno che faccia su di essa qualche riflessione costruttiva.
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