I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) - Diego De Silva - copertina
I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) - Diego De Silva - copertina
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Letteratura: Italia
I valori che contano (avrei preferito non scoprirli)
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Descrizione


Eccolo di nuovo tra noi, l'avvocato d'insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. Ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere.

Se non vi è mai successo di nascondere in casa una ragazza in mutande appena fuggita da una retata in un bordello al quarto piano del vostro palazzo, non siete il tipo di persona a cui capitano queste cose. Vincenzo Malinconico lo è. Dovrebbe sapere che corre un rischio bello serio, visto che è avvocato, e invece la fa entrare e poi racconta pure un sacco di balle al carabiniere che la inseguiva e va a bussargli alla porta. È cosí che inizia I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) , il romanzo in cui Malinconico – avvocato di gemito, piú che di grido – oltre a patrocinare la fuggiasca in mutande (che poi scopriremo essere figlia del sindaco, con una serie di complicazioni piuttosto vertiginose), dovrà affrontare la malattia che lo travolgerà all'improvviso, obbligandolo a familiarizzare con medici e terapie e scatenandogli un'iperproduzione di filosofeggiamenti gratuiti – addirittura sensati, direbbe chi va a cena con lui – sul valore della pena di vivere. Un vortice di pensieri da cui uscirà, al solito, semi-guarito, semi-vincente e semi-felice, ricomponendo intorno a sé quell'assetto ordinariamente precario che fa di lui, con tutti i suoi difetti e le sue inettitudini, una persona che sa farsi voler bene, pur essendo (o forse proprio perché è) un uomo cosí cosí. Eccolo di nuovo tra noi, l'avvocato d'insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. Ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere. C'è una ragazza in mutande sul suo pianerottolo, assomiglia a Pippi Calzelunghe senza trecce, trema, gli chiede aiuto. Ma è una bomba a scoppio ritardato. Vincenzo Malinconico prende in mano quella bomba senza pensarci e se la porta dietro fino alla fine, anche quando la malattia irrompe nella sua vita storcendone l'andatura. Perché ai personaggi capita quello che capita alle persone. E quando diventano di famiglia, di libro in libro li vediamo innamorarsi, nascondersi, combattere, ridere, ammalarsi: vivere, in una parola.

Dettagli

3 giugno 2020
320 p., Brossura
9788806243135

Valutazioni e recensioni

  • irene
    Malinconico

    Ogni nuova pubblicazione di De Silva per me è sempre un acquisto sicuro. È quello che si chiama autore coccola. scrittura arguta, battuta pronta e riflessioni che ci fanno dire "cavolo, è vero!"

  • FlavioP
    Imperdibile per i seguaci dell’avv. Maliconico

    Non vedevo l’ora di leggere un nuovo spaccato della vita di Vincenzo Malinconico. Scrittura ironica, affilata e intensa! Da leggere!

  • jannarelle
    Ironia e drammaticità perfettamente bilanciate

    Il quinto capitolo della serie che ha per protagonista l’avvocato Vincenzo Malinconico è il più bello che ho letto finora. Ha una trama che funziona - un caso di estorsione (e non solo) che coinvolge il sindaco e sua figlia -, è scritto con l’ironia di sempre e in più si arricchisce di qualche elemento di drammaticità che, almeno secondo me, contribuisce ad aumentare il coinvolgimento emotivo di chi legge verso il protagonista. Se si è amato Malinconico fin da subito, leggendo questo libro gli si vorrà ancora più bene, perché il suo modo di affrontare la malattia che lo colpisce, senza autocommiserarsi e senza pietistici sproloqui sul senso della vita, lo rende incredibilmente vero, umano; ed è proprio questa capacità di rendere sulla pagina la realtà per come viene vissuta quotidianamente, con i suoi elementi positivi e negativi, ciò che più mi piace della scrittura di De Silva.

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Diego De Silva

1964, Napoli

Scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, Diego De Silva ha pubblicato diversi libri tra i quali il romanzo Certi bambini (Einaudi, 2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con Marcello Fois.Sempre presso Einaudi sono usciti i romanzi La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002), Da un'altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli, finalista al premio Strega) e la pièce Casa chiusa, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume Tre terzi. Del 2010 un nuovo romanzo, Mia suocera beve, con protagonista Vincenzo Malinconico, già al centro di Non avevo capito niente. Del 2011 è Sono contrario alle...

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