Senza dubbio quella che mi ha intrattenendo è stata una scrittura fluente e priva di superflue ampollosità. Fin dalle prime pagine mi è sembrata anche lontana da qualsiasi imbarazzante retorica, un particolare che ho apprezzato e che mi ha aiutata a superare qualche pagina un po' lenta, che alcune volte può capitare quando si affronta la lettura di un saggio. Quella della Gancitano è un'analisi lucida corredata da prove evidenti e ci svela la portata di un fenomeno, meno recente di quanto si possa pensare.
Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza
Libro vincitore del Premio Rapallo BPER Banca 2022 - SaggisticaLa bellezza oggi è qualcosa di ben preciso a cui adeguarsi: un certo modo di vestire, di mangiare, di parlare, di camminare. Non si tratta di una questione puramente estetica, ma di una tecnica politica di esercizio del potere. In altre parole, di una gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi.
L'idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un'epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile. Qui sta il punto: l'idea di bellezza ha subito con la società borghese uno spostamento di significato, da enigma a modello standardizzato che colonizza il tempo e i pensieri delle donne, facendole spesso sentire inadeguate. Il risultato è che viviamo in un tempo in cui le persone potrebbero essere finalmente libere, ma in cui, al contrario, ha valore e dignità solo ciò che risponde a determinati parametri. Ripensare la bellezza al di là dell'indottrinamento e del consumo significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno. In questo libro Maura Gancitano racconta la storia di un mito antico quanto il mondo e ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell'antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un'illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Lety 10 gennaio 2025Spunti di riflessione intetessanti
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LauraR 10 gennaio 2025Molto interessante, a tratti difficile
Mi sento di consigliarlo anche se a tratti l'ho trovato leggermente difficoltoso nella lettura. Il tema è estremamente interessante e attuale. Come molto interessante è la conclusione. E' un invito alla consapevolezza, all'informarsi, al prendere atto della realtà che ci circonda e che continuerà a circondarci. Un saggio sul tema della bellezza e della prigione che ne deriva da "quasi" sempre per il mondo femminile.
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Gio 27 dicembre 2024Bella per chi?
Un tema attuale, trattato da chi, pur spaziano tra molte citazioni e concetti filosofici sottesi, riesce a veicolare i propri messaggi in modo chiaro e preciso. Il tema è tutto nel titolo, ma è la lettura che pagina dopo pagina scardina meccanismi che riteniamo "normali", strutture e pregiudizi che fatichiamo a leggere come tali. Un libro che non ha un solo destinatario ma che può rivolgersi ad ognuno di noi, ad ognuno di noi che fa i conti con sé, la propria immagine, con come questa viene letta esternamente, e di come tutto ciò determina poi l'agito quotidiano.
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