Questo libro, avvincente sin dalla prima pagina, racconta la storia d'amore tra due ragazzi Julienne e Agnese, discendenti di famiglie in guerra da sempre, che viene in ogni modo ostacolata sia dai parenti che dagli abitanti del luogo d'origine. Le descrizioni suggestive e particolari della Calabria permettono al lettore di immergersi completamente nelle vicende. Storie di faide sanguinose e di ndrangheta si susseguono, insieme a narrazioni su leggende tipiche del luogo e soprattutto propositi per riportare pace, amore e serenità in posti devastati dall'odio e dal malaffare.
Il saltozoppo
Dopo Anime nere, il suo sorprendente romanzo d’esordio, Gioacchino Criaco torna a raccontare una favola nera. Dove la vendetta è diritto di natura e il seme dell’odio coincide con il destino.
“La Calabria è una terra strana, sospesa tra passato e presente. La sua lingua non contiene il futuro dei verbi, il domani è affidato al destino.”
Le piane dell’Allaro sono un giardino delle meraviglie, la terra è rossa e grassa, la grande azienda agricola dà impiego all’intero paese e le stagioni si inseguono tra le sfide a saltozoppo dei bambini, il lavoro dei padri e la festa del santo patrono. Crescono così, in quel “composto di razze diverse costrette a vivere in un fazzoletto di argilla”, Julien Dominici e i gemelli Agnese e Alberto Therrime. Crescono e si legano fra loro, come se fosse possibile per un Dominici e per una Therrime essere amici e poi amarsi. Solo i bambini possono crederlo, solo le donne. I Therrime, che conquistarono l’Aspromonte al seguito degli Aragonesi, e i Dominici, che su quei monti videro nascere i propri avi, non sono destinati a condividere la terra. E infatti il passato ritorna puntuale con violenza, spazzando via con il suo vento nero famiglie intere, spingendo gli uomini a uccidersi in faide senza fine e le donne a fuggire al Nord con i figli. Quel vento, tuttavia, per quanto forte, non può spezzare il filo di seta che lega Agnese al suo uomo. A Milano i due giovani sembrano finalmente liberi di amarsi, anche se i conti non sono ancora chiusi, non possono chiudersi. Il mostro che abita Julien è tutt’altro che sopito, si muove come un lupo seguendo sentieri di vendetta e giustizia immutati nei secoli, che lo conducono a incrociare inaspettatamente la via della Triade. Attraverso il destino di Agnese, di Julien, di Alberto e del cinese Tin, attraverso le loro stesse voci, le antiche storie dei popoli guerrieri dell’Aspromonte si intrecciano alle regole altrettanto antiche e feroci dei figli del Drago. Ma c’è una regola ancora più antica, che solo le donne conoscono: il loro racconto è l’unico antidoto in grado di cambiare le storie degli uomini.
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Anno edizione:2015
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