Nel nostro gruppo di lettura che si ritrova alla libreria Tadino di Milano abbiamo scelto il mese scorso questo libro di Massimo Donati Abbiamo avuto poi il piacere di averlo con noi qualche giorno fa a chiacchierare del libro E’ vero che un autore deve parlare con la sua opera ma devo ammettere che Massimo Donati mi ha fatto un’ottima impressione anche raccontandosi e rispondendo alle nostre domande E’ un romanzo denso di temi (riti di passaggio, sensi di colpa, amicizia, rapporto padre-figlio) ma scorrevole. Catturano le sue descrizioni dei due preadolescenti protagonisti così diversi e così legati e si capisce che ha attinto ai suoi ricordi di gioventù e fatto tesoro del suo lavoro d’insegnante Incombe sin dalle prime pagine il presagio di una tragedia annunciata che tiene sulla corda il lettore Il finale (o meglio i finali come ha dichiarato l’autore) non è scontato e riserva un’ultima soprpresa Insomma lo consiglio caldamente
Giochi cattivi
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 13,30 €
Finalista al Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi 2019
Un'amicizia tra due ragazzini, un incidente che li dividerà per sempre, un segreto che ne dasconde un altro: Donati ci porta in montagna, raccontandone il lato oscuro, tenebroso, inquieto.
"Donati è uno scrittore con un talento naturale, e Giochi cattivi è un romanzo letterario che tiene il lettore agganciato alla pagina e intanto lo spinge a esplorare le domande più profonde su infanzia, famiglia, vergogna e potere" - Michael Heyward, Text Publishing
Roberto e Mario sono in quell'età in cui non si è più bambini ma non si è ancora ragazzi. È l'estate del 1981 e loro giocano a diventare grandi, a Madonna della Neve, piccola frazione di Avio, in provincia di Rovereto. Dividono il mondo in bambini-bambini, i più disprezzabili, come Paolino, il fratello di Mario, e bambini-adulti, come loro; saggiano la reciproca resistenza al dolore colpendosi con bastoncini di legno; stanano le bambine che frequentano una colonia dando fuoco a qualche albero intorno alla struttura; scavano una buca per saggiare le proprie paure. La prova più grande? Tentare l'ascesa fino alle Colme, una passeggiata impegnativa e pericolosa anche per gli escursionisti più esperti. Nella vacanza Roberto è accompagnato dalla nonna, i genitori sono rimasti in città perché la madre è malata, gravemente - nessuno ancora lo ha detto a Roberto, che però intuisce. Il peggioramento della salute di lei impone un rientro anticipato in città, tuttavia prima di concludere la loro estate insieme i due amici decidono di disubbidire e affrontare da soli il sentiero per le Colme, rischiando tutto, anche l'innocenza. Trent'anni dopo, la morte del padre costringe Roberto a tornare nella villa di famiglia, scivolando in un crescendo di rivelazioni e svelamenti verso il passato che aveva rimosso, verso quell'ultima estate in montagna.
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Anno edizione:2018
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