Questo saggio di Nicholas Wapshott, Keynes o Hayek (giustamente sottotitolato Lo scontro che ha definito l'economia moderna), pubblicato in origine nel 2011 è, per i miei gusti, estremamente interessante. Keynes, il massimo innovatore dell'economia moderna, è messo a confronto con Hayek, alfiere del neoliberismo antistatalista. Da questo incontro/scontro nasceranno i due filoni principale della scienza economica. Secondo me particolarmente gustoso perché da storie personali ed idee in opposizione e in connessione si giunge a una conclusione che Wapshott non dichiara apertamente, ma è implicita, impigliate fra le pagine del suo libro: il fare dell'economia dipende dal volere della politica. L'economia è il principale tramite cui la politica - o, in senso più lato, il potere - incide sulla vita dei cittadini. I capitoli finali del saggio sono dedicati all'influenza che ha avuto la dottrina dell'uno e dell'altro economista durante gli ultimi decenni. Peccato che l'attenzione sia posta quasi esclusivamente sugli U.S.A., con pochi rapidi accenni all'Unione Europea, che dal Trattato di Maastricht in poi ha cristalizzato sotto forma di norme parecchie delle idee di Hayek.
Keynes o Hayek. Lo scontro che ha definito l'economia moderna
John Maynard Keynes e Friedrich von Hayek si ritrovarono su fronti opposti in una contrapposizione che si fece sempre più netta e che diede luogo al maggiore scontro in campo economico della storia contemporanea. Al centro della contesa si impose la questione se spettasse ai governi e allo stato intervenire nel mercato e in economia, o meno. Tutti e due poterono osservare l'espansione e la recessione del ciclo economico dell'epoca, ma giunsero a conclusioni molto differenti in proposito. Hayek era convinto che il fatto di alterare l'"equilibrio" del libero mercato avrebbe provocato una selvaggia inflazione. Keynes credeva invece che per contrastare la disoccupazione di massa e favorire la crescita alla fine di un ciclo servisse la spesa pubblica. Sarebbero stati in disaccordo per il resto delle loro vite e per vent'anni si confrontarono per lettera, con sapienti articoli e interventi accademici, in accalorate conversazioni private e infine tramite i ferventi discepoli: da John Kenneth Galbraith a Milton Friedman. Dalla Grande depressione alla seconda guerra mondiale e dal dopoguerra al presente, Nicholas Wapshott, nel suo stile narrativo e con grande capacità di rendere comprensibili complesse questioni economico-finanziarie, riporta in vita gli animati dibattiti tra questi due giganti del ventesimo secolo, la cui eredità condiziona tuttora il dibattito politico.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2015
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Mirco Cucchi 29 novembre 2017
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LUCIANO COLONGI 28 agosto 2015
OTTIMO NEI CONTENUTI, DIFFICOLTOSO NELLA LETTURA DATO LO STILE E GRANDEZZA DEI CARATTERI USATI.
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