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Anno edizione: 2018
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L’ambientazione, la splendida penisola italiana. I temi trattati, storie d’amore, intrighi politici e noti casi giudiziari. Tra i personaggi fanno la loro comparsa Conti e Giletti, Grillo e Bossi. A dispetto delle apparenze, non parlo di qualche famoso talk show televisivo, ma de “La Certosa di Parma”, forse l’opera più nota di Stendhal. Incredibilmente scritto in meno di due mesi (e a tratti, il testo ne risente), il romanzo narra la storia del nobile Fabrizio del Dongo, partendo da alcuni anni prima della sua nascita, quando l’esercito di Napoleone calò sulla Lombardia, con immenso dolore per il marchese suo padre. Fabrizio è guidato invece da ben alti ideali, tanto da scappare di casa per unirsi alle truppe francesi; decisione che sarà poi la causa scatenante della maggior parte degli eventi più importanti della sua vita, come la spinta data ad una fila di tessere del domino.
L’ambientazione, la splendida penisola italiana. I temi trattati, storie d’amore, intrighi politici e noti casi giudiziari. Tra i personaggi fanno la loro comparsa Conti e Giletti, Grillo e Bossi. A dispetto delle apparenze, non parlo di qualche famoso talk show televisivo, ma de “La Certosa di Parma”, forse l’opera più nota di Stendhal. Incredibilmente scritto in meno di due mesi (e a tratti, il testo ne risente), il romanzo narra la storia del nobile Fabrizio del Dongo, partendo da alcuni anni prima della sua nascita, quando l’esercito di Napoleone calò sulla Lombardia, con immenso dolore per il marchese suo padre. Fabrizio è guidato invece da ben alti ideali, tanto da scappare di casa per unirsi alle truppe francesi; decisione che sarà poi la causa scatenante della maggior parte degli eventi più importanti della sua vita, come la spinta data ad una fila di tessere del domino.
Il romanzo di Stendhal è bello. Lo dico semplicemente, e altrettanto semplicemente dirò: è il romanzo italiano, il romanzo degli italiani, e che lo abbia scritto un francese è per quei soliti paradossi della letteratura. Gli italiani sono quelli raccontati nella Certosa di Parma, non certo quelli presenti nei “Promessi Sposi” di Manzoni. Manzoni è troppo preso a declinare la Divina Provvidenza per avere occhi per la Umana Sostanza. Io nelle scuole farei leggere “La Certosa di Parma”, non Manzoni. Stendhal ha scritto il romanzo degli italiani, vero oggi come allora, con i suoi Principi/Primi Ministri, i Consiglieri/Faccendieri, le Dame di Corte che oggi si coccolerebbero cogli appannaggi parlamentari, e tutta quella levità criminale che trasforma la cosa pubblica in tresca da amorazzo, dove il potere è al servizio della fregola.
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