Viaggio al centro della Terra

Regalo graditissimo

Un classico da leggere

Romanzo scientifico, d’avventura e fantascientifico, “Viaggio al centro della Terra” si inserisce con pieno merito nella classifica dei libri più letti di Jules Verne grazie al suo stile narrativo che non risparmia nessuna fascia d’età. L’ho sempre stereotipato come uno scrittore per l’infanzia (come purtroppo fece la critica dell’epoca), ma mi sono dovuto ricredere: il testo è molto leggero, fluido e scorrevole, il ritmo narrativo lento, coinvolgente e dettagliato, nonostante la lettura proceda in maniera vertiginosa di pari passo con le avventure mozzafiato che vivono i nostri protagonisti. Non ci si immedesima in loro, meglio! Verne ci regala la costante impressione di condividere il viaggio al loro fianco in un crescendo di curiosità. Le stupende illustrazioni di Édouard Riou ci accompagnano in questo tour, attraverso le sue tavole che rappresentano paesaggi, ritratti e scene d’azione, utili per alleggerire la lettura e concretizzare le suggestive ambientazioni già descritte in maniera magistrale dall’autore. Visto il contesto in cui si sviluppa l’avventura, la terminologia scientifica è spesso molto specifica e settoriale, spaziando tra nozioni geologiche, fisiche, mineralogiche, paleontologiche e botaniche, utili nell’economia della narrazione ma spesso necessitanti di un’ulteriore rilettura per meglio assimilarle. Le unità di misura sono espresse in leghe, piedi e tese, di difficile ed immediata conversione in sistema metrico decimale al fine di avere un ordine di grandezza degli spazi. Inoltre, sono talvolta presenti termini in lingua danese o islandese ai quali sarebbe utile allegare una traduzione a piè di pagina, nonostante ne venga spiegato il significato subito dopo. Tuttavia, visto e considerato il periodo in cui è stato scritto, ho trovato il racconto di una rara originalità scientifica, benché la storia, letta con gli occhi del ventunesimo secolo (e non solo), possa risultare abbastanza inverosimile.