Una rivisitazione del simposio platonico in chiave pre-esistenzialista. "In vino veritas", come dice lo stesso Kierkegaard nei suoi diari, è lo stadio estetico. "Le figure qui presentate sono sicuramente degli esteti i quali però non sono affatto digiuni di etica". Come in tutti i suoi testi, Kierkegaard ci presenta le possibilità davanti alle quali l'uomo è chiamato a scegliere, senza certezza sul futuro e sulle conseguenze delle stesse scelte. "In Vino veritas" non è certo uno dei testi più noti del filosofo e teologo ma racchiude già in se tutti gli elementi caratterizzanti del suo pensiero.
In vino veritas
Primo dei cinque scritti che compongono l'opera polifonica "Stadi sul cammino della vita" (1845), "In vino veritas" è una brillante rivisitazione in chiave moderna del Simposio platonico. Cinque commensali si danno appuntamento per un banchetto e finiscono a discutere d'amore: ritroviamo Johannes, già autore del Diario del Seduttore, Victor Eremita, l'editore di Enten-Eller, Constantin Constantius, autore de La ripetizione, un Giovane e uno Stilista di moda. Se il Giovane inesperto guarda all'amore e al rapporto tra i sessi con un'idealità che poco si concilia con la concretezza della vita, lo smaliziato Constantin racconta invece la storia di un'esperienza reale declinandola nell'ottica disimpegnata del gioco, dello scherzo, mentre Victor discetta della trasformazione spirituale che il rapporto con il femminile causa nell'uomo. Il tono diviene solo apparentemente frivolo quando lo Stilista dichiara che la natura femminile si rivela autenticamente solo nel rapporto con la Moda, e infine Johannes il Seduttore si cimenta in una lode della donna, disconoscendo quanto detto dai suoi convitati: "Il sesso femminile, lungi dall'essere più imperfetto di quello maschile, è al contrario il più perfetto". In una cornice struggentemente romantica, ironia e arguzia squarciano il velo della malinconia, per rivelare la profondità dialettica che si cela dietro la superficie delle scelte amorose.
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Autore:
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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annacavigioli 13 settembre 2022In vino veritas
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OndinaRosa 18 giugno 2022Consigliato
Consigliato
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Il vino è la bevanda della disinibizione e i cinque commensali del novello simposio platonico allestito da Kierkegaard in questo libro, lo sanno. A introdurre la narrazione è un interessante discorso sul ricordo e sulla memoria. I riflettori vengono , dunque, puntati sui ricordi interiori dei commensali che disquisiranno sullâ??eros e sulla donna. A prendere la parola per primo è la voce dellâ??inesperienza: il Giovane. Egli spiega la difficoltà di individuare il vero oggetto dellâ??amore e si ritiene felice per non aver mai amato. Il Giovane considera, infatti , lâ??amore come il più comico dei sentimenti, una ricerca struggente e travolgente di qualcosa che è in realtà inspiegabile. Costantin, il padrone di casa, critica lâ??inesperienza del giovane e fa trasparire dal proprio discorso la grande delusione amorosa che ha subito. Egli, tuttavia , rende noto anche che è proprio dalla mancanza dâ??amore che nasce la poesia, luce in una ferita aperta. Su questo non potrà che concordare Victor lâ??Eremita, il quale riprendendo il discorso di Costantin sulla natura contraddittoria della donna ,sostiene fermamente che ogni genio, poeta ed eroe sia nato grazie a una musa ispiratrice: la donna. Il quarto interlocutore è lo Stilista che mette in luce la frivolezza del sesso femminile affamato di apparenze e di moda, un semplice ornamento della vita. La voce fuori dal coro è rappresentata dallâ??ultimo intervento, quello di Johannes il Seduttore. Egli stravolge i discorsi precedenti con un mito. Secondo questâ??ultimo la donna è più potente dellâ??uomo ed è un inganno creato dalle divinità per tenerli a bada. Il Seduttore le descrive come una creazione meravigliosa e confuta gli altri interlocutori perché denigrano la donna in quanto amanti infelici. Solo il seduttore riesce a godere dellâ??illusione senza lasciarsi ingannare. Lâ??immagine finale proposta, tuttavia , sembra essere lâ??esempio concreto della delicatezza e della tenerezza che si cela dietro lâ??amore. Lettori e lettrici questo libro è da assaporare in compagnia di un calice di vino.â??In vino veritasâ?? è un dialogo per tutti i tipi di innamorati , inesperti, cinici e disillusi. Buona lettura e ricordate: IN VINO VERITAS
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