Attraverso una serie di episodi e di personaggi che hanno fatto parte della sua gioventù, Fatima Mernissi ci spiega l'harem, ovvero l'ambiente in cui si svolge la vita della donna in un Paese musulmano. L'harem è un luogo definito per proteggere la donna, ma nello stesso tempo per imprigionarla. Questo è il luogo dell'enorme ambiguità con cui il mondo islamico tratta il genere femminile: la donna è teoricamente idealizzata, ma concretamente può essere trattata come un oggetto o una serva. Tanto è solo l'uomo che decide. Purtroppo la Mernissi in questo libro si ferma ad illustrare il luogo in cui si svolge quasi tutta la vita delle donne, senza arrivare a darci una visione più completa della condizione femminile in un Paese islamico.
"Venni al mondo nel 1940 in un harem di Fez, città marocchina...". Così Fatima Mernissi, una della voci femminili più eloquenti del mondo musulmano, apre quest'intensa memoria d'infanzia. Il contrasto fra tradizione e modernizzazione che sovverte la società marocchina in quegli anni è ben presente nella narrazione di Fatima, dove la vita privata e quella pubblica s'intrecciano costantemente e felicemente: ne è nato un libro seducente e provocatorio, delicato e drammatico al tempo stesso, che fa giustizia degli stereotipi negativi così come delle visioni idealizzanti dell'harem e ci coinvolge in una dimensione affascinante, in cui il desiderio di una piena libertà femminile si mescola all'orgogliosa difesa della propria cultura d'origine.
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
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Tonia di Vico 22 novembre 2016
Libro affascinante che ti trascina immediatamente in quel mondo e in quel tempo. Pagina dopo pagina riuscivo a vedere con gli occhi della protagonista e addirittura a sentire gli odori e a vedere i colori che sapientemente sono descritti in questo racconto. Storia vera, diretta che tratta una tematica importante quale quella del ruolo della donna in una terra come il Marocco. Voglia di riscatto, di libertà ma anche desiderio di rimanere fedele alle proprie radici così orgogliosamente descritte e vissute. Un libro che offre molti spunti di riflessione!
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giuseppina dizonno 09 maggio 2016
Ho acquistato questo libro in quanto lettura consigliata per un esame di letteratura araba. Il titolo ha catturato subito la mia attenzione. L'ho acquistato senza sfogliarlo in libreria ma la sorpresa è arrivata leggendolo a casa. E' un'autobiografia che parla della condizione femminile, dell'harem e delle differenze di genere nella Fez degli anni'40. Affronta queste tematiche attraverso i racconti e i giochi di una bambina, Fatima, che cresce nell'harem di suo padre e di suo zio circondata da figure femminili molto diverse tra loro. Da ognuna impara qualcosa da custodire gelosamente come farsi crescere le ali dell'immaginazione per poter guardare il cielo oltre le mura del cortile. Un libro dalle tematiche ancora del tutto attuali.
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