Teresa Raquin è un romanzo di Emile Zola', narra la storia di Teresa, ragazza rimasta orfana ed accolta nella casa di una parente,dove verrà cresciuta con il piccolo Camillo.Terese è triste e assoggettata ad una vita di lavoro,nel negozio della zia e,divenuta giovinetta accetta la proposta fatta dalla zia di sposare il figlio Camillo,pur non amandolo.Camillo è un giovane strano,viziato e scontento,trova lavoro per non annoiarsi e conosce Lorenzo.L'amico viene invitato più volte a casa,tra lui e Teresa nasce una storia di passione . Teresa riesce a convincere Lorenzo che,per vivere senza sotterfugi la loro passione ,devono uccidere Camillo.I due amanti riusciranno a mettere in pratica il loro piano,ma la loro unione non sarà più la stessa .Romanzo intenso,con spiccati risvolti psicologici dei personaggi,scritto meravigliosamente.
Teresa Raquin
"Teresa Raquin" (1867) segna la nascita del naturalismo in letteratura e inaugura la grande stagione di Zola. Tetra vicenda di adulterio, delitto e rimorso, racconta, con la secchezza bruciante di un referto clinico, la storia di una degradazione. L'autore definì l'opera un «grande studio psicologico e fisiologico». L'intento scientifico vi è espressamente dichiarato: «Dato un uomo forte e una donna insoddisfatta, cercare in essi la bestia, gettarli in un dramma violento, annotarne scrupolosamente le sensazioni». Il risultato è un romanzo nero, scabroso e morboso, un teatrino dell'infamia e dell'orrore che non ammette espiazione né riscatto. Introduzione di Lanfranco Binni. Prefazione e traduzione di Enrico Groppali.
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Edizione:27
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Anno edizione:2006
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Gici 31 dicembre 2024Molto bello
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Renzo Montagnoli 01 luglio 2017
Probabilmente Teresa Raquin è il romanzo più famoso di Emile Zola e, per certi aspetti, differisce da altri del medesimo autore, in particolare dallo splendido Germinal. La vicenda narrata non è una storia di lotte di classe, ma è un quadro intimistico di insoddisfazioni e lacerazioni latenti a cui i protagonisti si illudono di porre rimedio con un delitto, quello del marito di Teresa, annegato dall’amante Lorenzo. L’opera è caratterizzata da un colore dominante, il grigio, perché grigia è l’esistenza della scialba Teresa come anche quella di Lorenzo, due protagonisti che in apparenza sembrano in antitesi, ma che in realtà, nelle contorte vie delle menti malate, sono la coppia ideale; fra i due però non c’è amore, c’è solo passione bestiale, erotismo sfrenato in un’insaziabile e inconsapevole voglia di autodistruzione. Fra i personaggi di contorno, la vecchia zia di lei e madre del marito Camillo, Camillo stesso e altri minori scorrono come ombre su un palcoscenico dominato in tutti i sensi dagli amanti diabolici. La passione carnale che nasce fra i due, i piani per sopprimere il marito terzo incomodo sono descritti in modo perfetto da Zola, senza mai una caduta di ritmo, così come il periodo di vedovanza, con l’astensione dal manifestare una relazione sempre tenuta accuratamente nascosta, al fine di non destare sospetti nella polizia. Quello che può sembrare un delitto perfetto, e lo sarà perché mai l’autorità giudiziaria supporrà qualcosa di di diverso dalla disgrazia, si rivelerà però un boomerang per i colpevoli, che nel lungo periodo in cui abilmente reciteranno l’una la sofferenza della vedova, l’altro lo sconforto per aver perso un amico, finiranno dapprima per affievolire e poi per far cessare del tutto la passione animalesca che tempo prima li aveva permeati. E anche quando, abilmente, faranno in modo che gli stessi amici e la madre dell’ucciso favoriscano il loro matrimonio, l’unione non sarà che una conseguenza di un patto stabilito nel momento in cui venne loro l’idea di togliere di mezzo il povero Camillo. Il senso di colpa comincerà a rodere, e con lo stesso subentreranno le paure, le notti insonni, gli incubi, le visioni delò morto che li osserva, quasi come un romanzo horror, con il risultato di problemi psichiatrici ben più gravi e se la soluzione sembra essere trovata nell’eliminare il compagno, e a ciò pensano entrambi, in un momento di autentica pietà per se stessi comprenderanno che non ha più senso vivere. Teresa Raquin é un romanzo a forti tinte, anche se vi domina il grigio, è un’opera in cui un naturalista come Zola è riuscito a dare il meglio di se stesso, con una tensione crescente e angosciante dal momento del delitto e che l’autore mantiene fino quasi alla fine, allorchè la suprema decisione di Teresa e di Lorenzo sembra indicare il modo per regolare gli errori, per indicare a se stessi quella via che avrebbero dovuto prendere molto prima, per uscire dal grigio anche senza trovare il sole. Il romanzo è un capolavoro.
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