Pubblicata per la prima volta nel 1964, Variazioni belliche è la raccolta più letta e amata della geniale poetessa Amelia Rosselli. Si compone di tre sezioni: Poesie, Variazioni e il saggio Spazi metrici (quest'ultimo voluto da Pasolini e Vittorini, curatori dell'opera, per dare modo ai lettori di avere una più chiara chiave di lettura dei versi innovativi della poetessa). Il titolo fa chiaro riferimento da un lato alle variazioni, intese quelle del campo musicale, in quanto la Rosselli, nel corso dei suoi studi, non ha mai scisso le due discipline: musica e poesia; dall'altro richiama gli eventi bellici, non solo quelli riferiti alla seconda guerra mondiale ma soprattutto quegli eventi che hanno luogo nell'animo, una guerra erotico-amorosa fra l'io e il tu. Per i temi trattati, Amelia in questa raccolta applica con maggior rigore la sua forma-cubo, una "gabbia metrica'' capace di contenere il suo bagaglio di esperienze, ricordi ed emozioni in uno spazio fittamente scritto e senza margini, caratterizzato inoltre da una terza dimensione: la profondità, ovvero l'energia psichica della poesia. Come dirà lei stessa, a conclusione del suo saggio, " quando la mano si stanca perché la realtà è così pesante e nessuna forma la può contenere, la memoria corre allora alle più fantastiche imprese (spazi versi rime tempi)".
