I fatti della fera
Nel 1960 Stefano D’Arrigo consegnò all’editore una prima stesura di quello che, dopo quindici anni di incessante lavoro, sarebbe diventato il suo capolavoro, "Horcynus Orca". Questo testo, pubblicato con il titolo I fatti della fera, rappresenta la tappa iniziale di un’impresa creativa monumentale. Protagonista è ’Ndrja Cambrìa, marinaio che, nell’autunno del 1943, attraversa le coste dello Stretto per tornare al villaggio natale. Il suo viaggio è popolato da creature mitiche come le fere, delfini che infestano il mare, e l’Orcaferone, incarnazione della morte, e figure straordinarie come maghi e donne selvagge, i pescatori stremati dalla guerra e il padre che parla per un’intera notte. Già in questa versione si riconoscono la trama simbolica e l’impasto linguistico di dialetto, lingua colta e neologismi che faranno di "Horcynus Orca" uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento. Introduzione di Walter Pedullà.
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Anno edizione:2004
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