Fuggire racconta la vera storia di Christophe André, operatore di Medici Senza Frontiere in Cecenia, che nel 1997, durante la sua prima esperienza in campo umanitario, fu rapito e tenuto in ostaggio per 111 giorni. In questo fumetto Delisle abbandona tutta l’ironia a cui ci aveva abituati nelle opere precedenti e ci racconta la storia di Christophe proprio come è stata raccontata a lui da Christophe stesso. 400 pagine con vignette quasi tutte uguali, proprio come i giorni che si sono susseguiti uno dopo l’altro tutti uguali durante il rapimento di Christophe, non fanno altro che farci immedesimare nel protagonista e trasmetterci ancora più violentemente cosa ha provato. Non ci sono mai stacchi per raccontare episodi della sua vita prima che venisse catturato, o per mostrare come MSF stava cercando di risolvere la situazione. Si vede sempre e solo la stessa stanza. Lo stesso angolo con la stessa finestra sempre chiusa. E nonostante si sappia già come andrà a finire si ha comunque voglia di continuare a leggere per scoprire il modo in cui avviene.
Fuggire. Memorie di un ostaggio
Christophe André, responsabile delle finanze e dell´amministrazione di una ONG sanitaria nel Caucaso, è rapito tra il primo e il due luglio 1997. È alla prima esperienza nel campo umanitario e all'inizio pensa di uscire dopo pochi giorni mentre invece resterà 111 giorni rinchiuso. Senza nessuno a cui parlare, senza nulla da fare e nulla da vedere.
Era una notte del 1997, quando l’esistenza di Christophe André prese una piega del tutto ina- spettata. Si trovava nel Caucaso con Medici Senza Frontiere, ma il gruppo di miliziani armati che lo buttò giù dal letto non cercava cure mediche: cercava qualcuno da prendere in ostaggio. Christophe venne trascinato in mutande e sbattuto su un’auto in viaggio verso non si sa dove, strappato alla sua normalità e costretto a diventare un eroe suo malgrado. Cominciò così, senza alcuna ragione, il suo sequestro: 111 interminabili giorni di prigionia in totale isolamento. In Fuggire Delisle ha raccolto dalla viva voce di Christophe il racconto di quei mesi di impazienza, terrore e noia, ricostruendo passo dopo passo una discesa negli abissi della solitudine, alla ricerca di quell’ultimo irrinunciabile briciolo di speranza.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2017
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Marco Ranalli 04 dicembre 2017
Per la prima volta Guy Delisle, conosciuto per le sue precedenti cronache di viaggio, racconta una storia non sua, ma quella vera di Christophe Andre?, impegnato in un progetto internazionale di Medici Senza Frontiere in Cecenia, rapito e preso in ostaggio piena notte da un gruppo di miliziani. Partendo dai primissimi momenti di confusione e paura del protagonista, si va avanti per ben 111 interminabili di totale isolamento in prigionia. Classico stile di disegno di Delisle, semplice ma non per questo inadatto a rappresentare i momenti di terrore e anche quelli di noia di Cristophe, perdendo però, da una parte, data la tematica toccata, il tocco di ironia che permeava la gran parte dei suoi precedenti lavori, ma garantendo, dall’altra, comunque una forte impronta di immedesimazione del lettore nei panni del protagonista.
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