Non ci resta che correre. Una storia d'amore e resistenza - Biagio D'Angelo - copertina
Non ci resta che correre. Una storia d'amore e resistenza - Biagio D'Angelo - copertina
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Letteratura: Italia
Non ci resta che correre. Una storia d'amore e resistenza
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Descrizione


Con il suo primo libro, Biagio D’Angelo scrive una dichiarazione d’amore coinvolgente, commovente e autoironica, che appassionerà tanto i runner di lungo corso quanto i neofiti alle prese con i primi chilometri

«Facciamo un brindisi» dice allora la Vale a voce alta. «Alla maratona.» Come altri brindano alla pace nel mondo, al futuro, all’anno nuovo, all’amore, alla bellezza o ad altre cazzate che salveranno il mondo, noi brindiamo alla maratona. È già qualcosa.

Il momento in cui ti innamori, anche se mentre lo vivi non te ne rendi conto, innesca conseguenze impreviste e irreversibili. È ciò che succede anche al protagonista di questo libro, quarantacinque anni, padre separato, quando un sabato pomeriggio di marzo mette su la prima maglietta di cotone che gli capita, un paio di vecchie scarpe e invece di andare in palestra tira dritto e comincia a correre lungo il Naviglio: due chilometri all’andata e due al ritorno. Perché sì, è della corsa che si innamora. Di quella cosa che “si fa per non impazzire”, per tornare bambini o per preparare “il viaggio più bello della vita”: la prima maratona. Ed è così che nasce questo libro che parla di running, da leggere tutto d’un fiato come un romanzo. Perché a dare il passo all’autore ci sono tanti personaggi incredibili: per esempio c’è Edoardo, che scopre la corsa a sessant’anni sotto gli sguardi irridenti dei suoi compaesani e che oggi, a settantotto, è il secondo ultramaratoneta al mondo della sua categoria; c’è Constantin, che corre in stampelle dopo l’amputazione di una gamba; c’è Mahanidhi, prototipo del corridorecercatore; c’è persino Chet Baker, che appare come una visione in un’alba nebbiosa alle porte della città. E c’è appunto Milano, la Milano del Parco Sempione e quella delle periferie, di tanti luoghi nascosti e tanti sguardi possibili solo all’occhio di chi li attraversa correndo.

Dettagli

315 p., Rilegato
9788817097277

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Foto di Biagio D'Angelo

Biagio D'Angelo

Biagio D'Angelo è nato a Messina e vive a Milano. Da oltre vent'anni si occupa di comunicazione, collaborando con diversi marchi nazionali e internazionali. Dal 2016 con l'agenzia K words realizza progetti di welfare aziendale. Non ci resta che correre (Rizzoli 2017) è il suo primo libro.

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