Insicurezza e criminalità. Psicologia sociale della paura del crimine
Nell'Occidente industrializzato le persone che temono di cadere vittima di un crimine sono assai numerose. Il loro timore appare sovente sproporzionato rispetto al rischio che esse corrono effettivamente: inoltre, le persone più spaventate (le donne e gli anziani) sono tipicamente quelle che appartengono ai gruppi meno a rischio. Da che cosa dipendono questi sorprendenti risultati? E, in senso più generale, quali esperienze di vita, quali caratteristiche personali e contestuali promuovono la paura del crimine delle persone? Quali possono essere le conseguenze negative di una eccessiva paura del crimine, a livello individuale e a livello collettivo? Come è possibile aiutare le persone e le comunità a sentirsi più sicure? Il volume risponde a queste domande in modo chiaro e rigoroso, basando le proprie argomentazioni sulla letteratura italiana e internazionale pubblicata sul tema.
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Anno edizione:2012
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