Senza nuvole. Solitaire

La tradizione non mi è piaciuta molto, ho preferito la traduzione degli altri suoi libri a carico di un altro traduttore. È il libro che si distacca di più dal suo stile, mi è piaciuto ma sicuramente non è il suo migliore

Di Alice Oseman avevo già letto "Loveless" e mi era piaciuto un sacco; "Solitaire" invece non mi ha preso. Non sono riuscita a entrare in sintonia con il personaggio di Tori, che ho trovato perlopiù antipatica, e la storia in sé l'ho trovata un po' confusionaria. Certo, c'è il mistero su Solitaire che vorrebbe fare da filo conduttore, ma troppo spesso viene fagocitato dalle pare di Tori, dai suoi problemi e dal suo malessere. Voglio dire, anche meno. Insomma, si vede che questo è il primo libro dell'autrice, e si vede che l'ha scritto molto giovane. Sono contenta di dire che in seguito è molto migliorata: "Loveless" è bellissimo, e "Heartstopper" è un gioiellino da recuperare a ogni costo (come anche la serie che ne ha tratto Netflix).

Le mie aspettative erano molto più alte, il libro non è male, ma non l’ho sentito particolarmente (è stato un libro come un altro che personalmente non mi rimarrà impresso)