Le Case del malcontento

Inganni, segreti, tradimenti, scambio d’identità, crimini; tutto raccolto a Le Case, un paesino della Maremma. L’autore ci immerge nel borgo tramite tutti i personaggi che hanno uno o più capitoli dedicati dando vita a un romanzo corale dove la storia “principale” venduta nella sinossi del libro passa assolutamente in secondo piano per focalizzarsi su ogni singolo personaggio. Il tema del libro è la natura umana - vile, scabrosa, svergognata e meschina. Questo è un romanzo che chi vive in provincia non può che apprezzare. Da lettrice di un paese della pianura padana mi sono sentita a casa.

Inimmaginabile Assolutamente da leggere Personaggi incredibili Autore di capacità incredibili

Le Case: un borgo maremmano e le sue anime in pena, ognuna con il suo carico di sofferenza, rancore, povertà. L'autore dà voce ai pensieri degli abitanti, e la storia di ciascuno, anche se unica e personale, diventa un tutt'uno con quella degli altri, in un vortice di fango e disperazione. Perché Le Case è così: "ti mette al mondo e poi ti stermina". E allora sembra quasi che questi flussi di coscienza abbiano una funzione catartica, come a redimere (o giustificare) colpe ataviche prima che sopraggiunga la fine. Ma "per sciacquare la coscienza a questo posto non basterebbe la lava dell'inferno", e non c'è scampo per i suoi abitanti perché "la Maremma ha questo di tremendo: all'inizio si presenta con il muso bello, per entrarti nelle grazie. Poi non ti lascia più, mostrandosi per la belva che è ". E soprattutto non c'è rimedio per scrollarsi di dosso il destino che attende i personaggi: "Le Case è l'albero. I fatti della gente che ci abita dentro, i frutti marci". Voto 3,5.