Un capitolo della storia della prima repubblica che mi ha sempre affascinato e scoprire della presunta seduta spiritica è stato sconvolgente. Un reportage accurato questo di Iovane, che ha il sapore dell’inchiesta, che alza numerosi punti interrogativi.
La seduta spiritica
È il 2 aprile del 1978. In una villa vicino a Bologna alcuni professori si riuniscono insieme alle loro famiglie per trascorrere una domenica spensierata e qualcuno, per passare il tempo, propone di fare una seduta spiritica per trovare Aldo Moro, da diciassette giorni nelle mani delle Brigate Rosse. E gli spiriti rispondono, offrendo gli indizi per individuare il principale covo delle BR. Ma cosa accadde quel pomeriggio? Davvero un piattino da caffè capovolto si mosse da solo tra le lettere dell'alfabeto disegnate su un foglio di carta formando la parola Gradoli? Per indagare su questa storia assurda Antonio Iovane ha messo in ordine, uno dietro l'altro, fatti e testimonianze. Mescolando finzione e reportage, interviste, memorie e autobiografia, ha trasformato in azione tutto quello che è stato raccontato dai protagonisti della seduta spiritica. È una ricostruzione indiziaria, un racconto inchiesta che mette in rilievo gli equivoci e le circostanze ambigue di questa storia. L'Italia è un paese senza verità, se manca la verità si può solo cercare di formulare gli enigmi irrisolti nella maniera più corretta. Ma, come diceva Sciascia che apre e chiude questa indagine, i fatti della vita, una volta scritti, diventano più complessi e oscuri.
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Anno edizione:2021

Una paradossale storia nella Storia
Se raccontassimo a un adolescente di oggi che per trovare il covo dove le BR avevano imprigionato Aldo Moro insigni professori universitari il 2 aprile del 1978 organizzarono una seduta spiritica, ci prenderebbe per pazzi. E invece nel nostro paese è successo anche questo. Antonio Iovane punta la torcia dello scrittore e del cronista sulla seduta spiritica più famosa del dopoguerra e anche grazie alla guida spirituale di Leonardo Sciascia, riscrive la storia del sequestro e della prigionia di Aldo Moro come un romanzo appassionante.Consigliato a chi ama le storie di cronaca politica e a chi non si è ancora rassegnato ai paradossi di un paese orfano di troppe verità.Buona lettura, vi aspetto in libreria!


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Thebookishreviewer 29 luglio 2022Un capitolo della nostra storia che ha del grottesco
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