Dopo questa lettura mi sono resa conto che sempre più spesso i libri che fanno male, quei libri che colpiscono al cuore, colpiscono alla mente e non diventano immediatamente ricordi ma pensieri insistenti che non se ne vogliono andare... insomma queli libri di cui non ti liberi facilmente una volta finiti, sono i libri per ragazzi. Forse perchè i ragazzi hanno una sensibilità maggiore rispetto agli adulti? Forse perchè i ragazzi non hanno bisogno di pensare troppo ma riescono a cogliere immediatamente il senso di ciò che gli si vuole far capire? Forse perchè i ragazzi non hanno mai paura di vivere? Mi sono posta mille domande, non riesco a darmi altrettante risposte. So che la stessa storia con protagonisti degli adulti non sarebbe mai riuscita, gli adulti avrebbero rovinato tutto. Ma in quel bosco, in quel bosco che è il mondo dei bambini, ritroviamo la voglia di fare, di scoprire, di vivere, la voglia di sapere e di ricordare... I bambini iniziano a crescere attraverso i ricordi di alcuni di loro, che poco alla volta diventano i loro stessi ricordi... E' una storia delicata e forte.
Bambini nel bosco
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«"Di tutti i pericoli che infestano il bosco di notte, fantasmi, folletti cattivi, orchi che fanno i bambini alla griglia, streghe che invece li ingrassano dentro alle gabbie per i loro banchetti cannibali, il lupo è il peggiore perché non sente ragione. Sei sempre in pericolo nella foresta, dove non c'è nessuno. Inoltrati sotto i cancelli dei grandi pini i cui rami spogli ti si avvolgono intorno, e fanno inciampare il piede del viaggiatore incauto, come se la vegetazione stessa fosse in complotto col lupo che abita nella foresta, come se gli alberi infidi andassero a caccia per conto dei loro amici - inoltrati tra i cancelli della foresta con la più grande trepidazione e infinita prudenza, perché basterà lasciare il sentiero un istante, e il lupo ti divorerà. Sono grigi come la fame, cattivi come la peste." Naturalmente oggi non lo accetteremmo. Nessun bosco è infido, diremmo. Non ci sono foreste che fanno paura e soprattutto i lupi, oh, i lupi, non sono cattivi. Certo, lo sappiamo. Ma le fiabe non vogliono dirci questo, non sono didascaliche come immaginiamo. Il lupo non è il pedofilo che insidia le bambine, come si sente ripetere a proposito di Cappuccetto rosso, ma prende ogni volta le sembianze dei nostri timori. E dei nostri oscuri desideri, anche. Se non scendiamo in fondo, nella parte nascosta della nostra anima, non siamo in grado di affrontare pericolo alcuno. Questo dicono le storie.» (Dall'introduzione di Loredana Lipperini). Età di lettura: da 10 anni.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:25 novembre 2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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FRANCESCO CASCONE 08 agosto 2010
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