Camilleri ci consegna una storia esilarante caratterizzata da un susseguirsi imbrogli, di equivoci, di bricconate dove il potere politico e il mondo degli adulti con le sue ipocrisie, le sue credenze e suoi miti vengono continuamente messi alla berlina da un presunto principe di 19 anni.




Il nipote del Negus
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Descrizione
«Camerata!
Ci è giunta richiesta urgentissima da parte di S. E. il Ministro Plenipotenziario dell'Etiopia in Italia affinché il nipote del Negus Neghesti Ailé Sellassié, Re dei Re e Imperatore, possa iscriversi a cotesta Regia Scuola Mineraria per frequentarne il corso triennale e ottenerne il diploma.»
Eja, Eja, Alalà! Fu già tempo in cui si andava in camicia nera; si cantavano inni. Quando la menzogna si accasa nella storia, sono gli atti di fede, e i manganelli, che fanno la verità. Ci volevano, a Vigàta, le furberie e le mattacchiate di uno scavezzacollo principe di colore, la selvatica estrosità e il talento per gli affari di un diciannovenne ben arnesato e sessualmente senza briglie, la spudoratezza e l'inclinazione astuta di un nipote del Negus, i puntigli principeschi di uno studentello straniero senza letto e senza tetto, che allettava gli occhi e invaghiva i cuori, per umiliare l'onore, l'orgoglio virile, le mire colonialistiche, le prolisse incompetenze del regime, e il nazifascistico razzismo. Il nipote del Negus, il principe Grhane Sollassié Mbassa, è stato iscritto alla Regia Scuola Mineraria di Vigàta. Si rivela un virtuoso della bricconeria e un atleta dell'inganno: tutti brontolando, e lui bravando; promettendo molto, e ancor più pagando, senza nulla mai ottenere. Cosa non tollerano tutti, cosa non tentano. Anche il Duce schiuma e freme, e subisce a rate i tiri bassi dell'etiope: di quel tizzone d'inferno che scalcia e corvetta; e sfugge al dover suo di dar testimonianza in terra italica e in colonia del viver bello e libero e generoso della "civiltà" fascista. Un evento reale con cui Camilleri torna alla sua vena più antica, quella più irriverente e comica, che mescola con intelligente divertimento, storia e fantasia.
Dettagli
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2010
Valutazioni e recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Monia 02 luglio 2024Divertente
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Di Camilleri leggo tutto. Ci conosce bene, in particolare i suoi conterranei. Ha scelto romanzi brevi e vicende di rapida risoluzione, ma muove bene trama e protagonisti come un burattinaio esperto e vigile. Ha una grande cultura, senso dell'umorismo, capacità introspettiva, colloca bene i personaggi nella trama e nell'ambiente, mescola il vero e il verosimile, la realtà e la fantasia, storia di ieri e di oggi. Nell'insieme è solare come la sua terra, ma anche pessimista o meglio realista sulla condizione umana. L'ho letto e anche riacquistato per regalarlo.
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Erika Sorrentino 03 dicembre 2017
Prendendo spunto da una circostanza reale (il soggiorno italiano del nipote del negus d’Etiopia a fini di studio), Camilleri orchestra una paradossale sinfonia epistolare che mette alla berlina una classe politica opportunista e un apparato burocratico farraginoso che hanno fatto tristemente la storia del nostro Paese. L’untuoso servilismo – a fini opportunistici – dei corrispondenti diverte e allo stesso tempo lascia l’amaro in bocca, in quanto dimostra come i valori tanto strombazzati possano essere messi da parte se di mezzo c’è un tornaconto personale – e così si sorvola sul colore della pelle e sui discutibili e dispendiosi “sollazzi” del “Principe” per qualche finanziamento in più o per un paio di chilometri di terra etiopica.
Recensioni
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Conosci l'autore

Andrea Camilleri
1925, Porto Empedocle (Agrigento)Nato a Porto Empedocle (Agrigento), Andrea Camilleri ha vissuto per anni a Roma. Dal 1939 al 1943, dopo un periodo in un collegio da cui viene espulso, studia ad Agrigento al Liceo Classico Empedocle dove ottiene la maturità classica senza dover sostenere l’esame a causa dell’imminente sbarco degli alleati in Sicilia. A giugno inizia, come ricorda lo scrittore, "una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di paura". S’iscrive all’Università (Facoltà di lettere) ma non si laureerà mai. Si iscrive anche al Partito Comunista.Inizia a pubblicare racconti e poesie e vince il Premio...
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