Letto dopo aver letto "La strategia dell'opossum". Leggero e scorrevole. Consigliato perché porta il buonumore.
Io non ci volevo venire
Una ragazza scomparsa, un investigatore riluttante e quattro donne pettegole in un giallo comico e tagliente che ritrae il cuore ambivalente di una città.
Da piccolo era stato uno di quei bambini goffi, tardi, vittime un po' volontarie, che i compagni di calcetto mettono ogni volta a giocare in porta. Da adulto, Giovanni Di Dio, per tutti Giovà, non è cambiato poi molto: sovrappeso, per nulla svelto, prematuramente fallito a scuola. Per non vederlo dormire tutto il giorno, cosa che lui sa fare meglio di ogni altra, la madre gli ha trovato un posto come guardia giurata. Per ottenerlo, la signora Antonietta si è rivolta allo Zzu. Uomo di gran conto nel quartiere, che dal terrazzino del suo minuscolo bar domina su tutto e tutti, con modalità che in zona ognuno sa e nessuno dice. Trent'anni dopo Giovà viene convocato per ricevere uno strano incarico, totalmente al di sopra delle sue forze. È sparita una bella ragazza, Agostina Giordano. I carabinieri la cercano, ma delle loro indagini non si sa nulla. La cosa incredibile è che non ne sappia niente nemmeno lo Zzu che, per svelare il mistero, è costretto a rivolgersi a quella cosa inutile di Giovà. Un'indagine parallela e riservata, condotta da un incompetente che non riuscirebbe a cavarsela senza una specie di comitato investigativo composto da tutte donne che, specialiste nello smistamento di voci raccolte in giro, fanno luce nella direzione in cui Giovà deve guardare. Il risultato è però che l'investigatore riluttante di questo anomalo poliziesco finisce per affrontare un'alternativa che mette a repentaglio la sua stessa sopravvivenza. L'azione si svolge nella borgata palermitana di Partanna, attaccata come gemella siamese alla più rinomata e opulenta Mondello. Questa sul mare, l'altra ai piedi di una montagna, separate da un confine impercettibile eppure abissale. La prosa, dialettale solo per le spezie dei dialoghi, è divertente e ironica, in grado di restituire l'allusività e il senso multiforme delle conversazioni in Sicilia. L'autore ne rappresenta tutti i codici di comunicazione, compresa la prossemica di chi parla. È una specie di danza: avvicinarsi, allontanarsi, farsi sotto, restare in disparte. Roberto Alajmo ha scritto un mystery comico e grottesco, al centro del quale emergono due tematiche molto siciliane: il millenario contrasto che qui regna tra verità e giustizia, e la piaga del vecchio che sempre si aggrappa al nuovo per imprigionarlo e modellarlo. Quasi un tributo a quella che Sciascia chiamava «verità letteraria».
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Vermiglio 06 febbraio 2025
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Rosolino 29 ottobre 2022lo Zzu, Grande Fratello ante litteram (colui che tutto vede e tutto sa).
Ci sono tutti gli elementi necessari per creare la giusta tensione emotiva che sospinge verso l'epilogo di questa storia ora con curiosità, ora con tristezza e talvolta, anzi frequentemente, con coinvolgente umorismo. Ci sono tutti i caratteri che rappresentano, come in un affresco rinascimentale, buoni, cattivi, ingenui, violenti, furbi, curiosi, indifferenti, Ci sono tutte le coordinate per tracciare il diagramma che regola e definisce ogni relazione - sociale, politica, religiosa - ogni dinamica, ogni processo - inteso come successione temporale di fatti e accadimenti - ogni ....................cosa: lo Zzu! Lo Zzu inteso come la parte per il tutto, espressione e simbolo di un modo di essere: mafioso! Questo non è solo un romanzo magnificamente scritto, grottesco, ironico, talvolta disarmante.; è anche un saggio sociologico, lucido, esaustivo del fenomeno, e - purtroppo - definitivo (cioè, senza speranza di redenzione).
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lingegnerechelegge 01 giugno 2022un giallo inverso
Un giallo inverso, in cui il ribaltamento dei ruoli vede la verità in cerca dell’investigatore; Giovà che braccato si affida al suo destino. La famiglia Di Dio e il vicinato di quartiere, regalano un quadro famigliare allargato, costituendo un comitato investigativo che compensa le apparenti deficienze del protagonista. Una lettura leggera, divertente per distrarsi dal quotidiano. #lingegnerechelegge
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