Credo siano più o meno dieci anni che questo libro fa capolino nella mia vita senza esser mai riuscito a farne parte,fino ad ora. Ed è così intriso di ricordi e circostanze personali annesse&connesse che già questo lo rende in qualche modo caro e speciale e il rammentare a grandi linee cosa sarebbe accaduto - dal momento che avevo alle spalle due tentativi di lettura e la visione del film,che a questo punto voglio riguardare - non ha scalfito il piacere della lettura. Ho dato il massimo dei voti, anche se con qualche remora che ho subitamente abbandonato. Il fatto è che ho letto questo romanzo, che è un romanzo di formazione a tutti gli effetti, in concomitanza con un altro romanzo di formazione che è un capolavoro senza se e senza ma: Martin Eden. Ed il raffronto, per quanto azzardato, è stato inevitabile, ma non per questo distruttivo per la storia di Fede (il protagonista del romanzo di Nesi) anzi, mi sono esaltata nello scoprire le due facce di una stessa medaglia: da una parte Martin Eden che ambisce ad una posizione che lo elevi spiritualmente ed economicamente e con spirito infiammato da questo obiettivo si costruisce la sua identità e dall'altra Federico Carpini che invece appartiene al "ceto ambito" (un secolo dopo) e distrugge col suo fare il perbenismo che ti aspetti, alla ricerca entrambi di qualcosa che continua a sfuggire. Certo, io continuo a vedere in Fughe da fermo un romanzo che parla soprattutto d'amore, mentre Martin Eden è tante cose e tanto più, ma un qualche legame -seppure di genere- mi piace che ci sia. Un'altra cosa importante per me: come ho accolto le situazioni in cui si ficcano di continuo Fede, Marty e Carlo. Quello che ho provato stavolta, a dispetto dell'effetto che ebbe su di me la primissima - un misto di disgusto, incredulità, nonsense - , mi dimostra che sono cambiata tanto in questi anni e che forse sono riuscita a scavare dietro l'apparenza delle cose, anche le più lontane da me, e ancora che forse non è vero che crescendo si peggiora soltanto.
Fughe da fermo
Un amore lancinante, quello di Federico per Cristina l'indifferente, un amore la cui vanità è insieme motivo e risultato del suo essere sentimento ossessivo, puro e irrinunciabile. La risposta, che non trova in lei, la cerca allora in un simulacro di vendetta fatto di azione pura, scadente e umanissima: travestiti, filmetti porno, sbronze di mescal, risse in discoteca, donne migliori di lei, ma peggiori perché disponibili. E poi l'odio per il sistema, i piani per aggredirlo, colpirlo, ferirlo; ma anche qui ogni tensione è innescata solo dall'ansia di farsi prendere in considerazione e di qualificare l'attualità, e quindi destinata a esiti impacciati e ridicoli. Da questo romanzo il film diretto da Edoardo Nesi.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2001
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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BARBARA GALDI 29 novembre 2017
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