Yossl Rakover è un uomo perbene, almeno così si autodefinisce, osservante, pio, che ha visto la propria famiglia sterminata, un membro dopo l'altro, dai nazisti. Ora è pronto a morire anche lui, è uno degli ultimi difensori del ghetto di Varsavia, ma è consapevole che tra poco gli incendi che lo circondano arriveranno anche a lui. Come ultima azione, si rivolge direttamente a Dio, come un suo pari. Appartiene al popolo eletto, negli anni felici era in debito con il padreterno, ora il rapporto si è rovesciato, è lui a vantare un credito. Perché la shoà non è la conseguenza, come molti suoi amici pensano, di comportamenti sbagliati, di peccati commessi, la causa è Dio che ha nascosto il suo volto al mondo, facendo scatenare tutti i peggiori istinti umani. Yossl ha ucciso dei nazisti, e la cosa lo ha reso felice, perché "la vendetta è stata e rimarrà sempre l'ultimo mezzo di lotta e la massima soddisfazione interiore per gli oppressi." Il Dio del popolo eletto è un dio delle vendette, ma solo sulla carta, mentre il dio cristiano (il dio dei popoli) che viene definito il dio dell'amore, è un dio in nome del quale, da 2000 anni, si ammazzano gli ebrei. Ha un programma ben preciso: ha ancora tre bottiglie di benzina, una se la rovescerà addosso, e poi al suo interno metterà i fogli che sta scrivendo, e la nasconderà dentro ad un muro, perché venga trovata chissà quando. Le altre due le rovescerà sui nazisti, quando saranno a tiro, per compiere l'ultimo atto della sua vita. Intorno a lui ci sono solo morti, erano in 12 in quella stanza, ma è rimasto solo lui. Si tratta, devo sottolineare, di un racconto, non di un testamento. . Un testo potente, così drammatico e assolutamente privo di retorica. Lo ho trovato terribilmente attuale, letto nel 2024, alla luce di quanto sta succedendo a Gaza, e dintorni.
Yossl Rakover si rivolge a Dio
Nel settembre 1946 una rivista di Buenos Aires in lingua yiddish pubblicava questo libro presentandolo come l'ultimo messaggio scritto da un combattente del ghetto di Varsavia mentre il cerchio della morte si stringeva intorno a lui. Pochi conoscevano allora con precisione la storia della rivolta ebraica a Varsavia e della atroce tragedia che con essa si consumò, ma subito il testo dell'ignoto combattente, che, simile a un nuovo Giobbe, chiama in causa il Signore e il suo silenzio di fronte al trionfo dell'orrore, cominciò una lunga e singolare peregrinazione per il mondo, giungendo in Israele e in Germania. Quando il vero autore si fece vivo presentandosi come ebreo lituano emigrato in Palestina allo scoppio della guerra, iniziarono grandi dispute.
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Edizione:8
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Daniela 02 gennaio 2025
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Paola 08 febbraio 2022Yossl Rakover si rivolge a Dio
"In una delle rovine del ghetto di Varsavia, tra cumuli di pietre carbonizzate e ossa umane, sigillato con cura in una piccola bottiglia, fu trovato il seguente testamento, scritto da un ebreo di nome Yossl Rakover nelle ultime ore del ghetto." L'autore di questo brevissimo testo, pubblicato nel 1946, è Zvi Kolitz, ebreo lituano la cui famiglia fu sterminata. Il libro è l'ultimo messaggio scritto da un combattente del ghetto polacco, mentre la morte sta incombendo. Il personaggio chiama in causa Dio e il suo silenzio di fronte al trionfo dell'orrore. Così l'intensa e dura invettiva contro Dio diventa simbolo e sorta di eredità di chi si rivolta contro il male e l'ingiustizia. "Le belve della foresta mi sembrano così amabili e care che è per me un profondo dolore sentire paragonare a belve gli scellerati che dominano l'Europa. Non è vero che Hitler ha in sé qualcosa di bestiale, è un tipico figlio dell'umanità moderna, ne sono profondamente convinto. È stata l'intera umanità a generarlo e a crescerlo, ed egli è il più sincero interprete dei suoi intimi e segreti desideri."
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Le pagine più drammatiche, sconvolgenti e religiose che abbia mai letto non tanto sulla shoah quanto e soprattutto sull’uomo, quando la “il sonno della ragione”non solo “crea mostri” ma mette a nudo gli istinti più bestiali dell’uomo contro i quali anche l’uomo più mite e giusto si confonde!. Queste pagine, come uno schiaffo, ti costringono a scendere dentro la tua intima essenza di essere umano e ad interrogarti e allora ti confronti con Yossl Rakiver e ti domandi quanto è grande il tuo amore per Dio di fronte a tutte le atrocità e le disgrazie che si abbattono sugli innocenti. L’importanza di queste poche pagine va ben al di là delle polemiche della sua composizione.
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