Cosa mi aspettavo da questo romanzo? Non saprei. Ho apprezzato particolarmente lo stile di Cathleen Schine, che è stata capace di farmi appassionare alla storia da un punto di vista intellettivo con i numerosi riferimenti alle poesie e alle lettere di famosi artisti passati. Non sono, però, riuscita a simpatizzare con la protagonista: arrogante, saccente, troppo piena di sé (ritengo che il confine tra l'avere una grande autostima e l'essere troppo pieni di sé sia molto sottile). Forse sarei riuscita ad immergermi completamente nella storia se fosse stata narrata dal punto di vista di Miss Skatergoods, personaggio interessante di cui mi sarebbe piaciuto leggere di più. Peccato che la scrittrice non abbia sfruttato al massimo il potenziale offerto da quella lettera trovata per caso: ho trovato il finale alquanto precipitoso lasciandosi dietro l'impressione che manchi veramente qualcosa.
La lettera d'amore
Una libreria tinta di rosa, sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Una bella libraia, divorziata senza rimpianti e appassionata del suo mestiere. Un variegato ventaglio di clienti e commessi. Infine, una lettera d'amore che sbuca fra la posta. Non si sa chi l'abbia scritta, non si capisce a chi sia rivolta. Ma quelle parole si insinuano nella mente della libraia e creano una serie di eventi. Fino alla sorpresa finale.
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Edizione:15
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Anno edizione:1999
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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coeuretart 19 ottobre 2024Una lettura evitabile
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Kia_libero 20 luglio 2024Mi aspettavo di più
Tu che sorridi per un niente e sanguini per molto meno. Brilli per le piccole attenzioni, muori per i dettagli più nascosti. Ma la gente intorno nemmeno se ne accorge. Non hai nemmeno più il bisogno di essere capita , sei davvero troppo stanca. Tu, silenziosa, continui ad osservare e non comprendere quel mondo tanto diverso da te. "Cara Capra, come ci si innamora? Si casca? Si inciampa, si perde l'equilibrio e si cade sul marciapiedi, sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra, sui sassi? O è come rimanere sospesi oltre l'orlo di un precipizio, per sempre?"
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Beatrice 05 gennaio 2024Lasciatelo in libreria
Potrei riassumere questo libro con l’interiezione “Mah!”. Mah, mi aspettavo altro Mah, troppe parti inutili e ridondanti Mah, le domande introspettive molto superficiali che non trovano risposta né esiste una vera e propria indagine per “risolutiva” di quest’ultime Mah, che noia! E potrei andare avanti ancora per un bel po’. Libro piuttosto banale, creato per rispondere semplicemente all’ego smisurato della protagonista, che risulta essere fastidiosa, viziata, altalenante, presuntuosa. La scrittrice probabilmente voleva personificare una protagonista femminile risoluta, forte e indipendente, invece l’ha fatta apparire come una donna spocchiosa e supponente. Storia che non arricchisce certamente il panorama letterario.
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