Liriche e poemi

Acquisto necessario se uno ha in mente di possedere in unico volume la vasta produzione poetica di Lermontov tradotta dallo storico slavista Landolfi. Unica pecca di questa magnifica edizione (come spesso succede con Adelphi), è che manca completamente di introduzione/cenni storici ecc. Per fortuna brevi note aiutano il lettore con i termini russi sconosciuti ai più.

"La musa delle miti ispirazioni/teme quegli occhi non terreni." Come un Jean Barra impugando gli ultimi ideali di rivoluzione si scagliava sui nemici della Repubblica francese, così le poesie di M. Lermontov feriscono l'anima pulita e razionale, fredda e indifferente del mondo nostro: reiteratamente nichilista. La penna del romanticismo russo riversa tristezza e intemperanza in un mare di stoccate al sublime; se non ci si può arrivare lo si fa proprio, ci si bagna come Sigfrido le carni nel sangue di drago: così nasce un capolavoro come "il Demone: storia orientale" . Nei suoi componimenti, Lermontov supera il brutto e il cattivo, lo assorbe e lo rende proprio compagno; abita la propia solitudine caucasica, costruisce un castello di ardore e rabbia oscura sfidando la vita in versi. La traduzione di un grande linguista come Tommaso Landolfi, rende il mastodontico volume una lettura d'eccezione.