Diari. Versione integrale

Testimonianza queer di quello che il narratore e protagonista del libro prova. Sile particolare, frammentato e ripetitivo.

Probabilmente in pochi conoscono l'identità di Nijinsky, forse ancora meno il ruolo che questo grande, grandissimo artista ha avuto nella storia della danza classica. Ho comprato i suoi "Diari" dopo aver visto lo spettacolo che Baryšnikov aveva dedicato alla sua vita, eppure non ho avuto il coraggio di sfogliarli per molto tempo. Pazzia, amore per la Danza, per Dio, per le persone: si tratta di un testo crudo e sfacciato, uno scritto che non nasconde nessuna sofferenza ma che lascia solo intendere la causa di tanto dolore. Sono fiera di ciò che è riuscito a fare come ballerino e come coreografo, dispiaciuta per come la sua mente non sia riuscita a trovare pace. "Io sono vivo finchè dentro la mia testa c'è il fuoco. Il mio battito è un terremoto. Io sono un terremoto."