Lizzie

Mi è piaciuto davvero davvero un sacco! Bello che sia narrato da punti di vista diversi. Molto moderno: è stato pubblicato nel 1954, eppure affronta la problematica del disturbo della personalità multipla in maniera diretta, non ci gira intorno e non fa passare la protagonista come una pazza furiosa che ha bisogno di un esorcista. Inoltre, alcuni passaggi sono scritti in modo da farti sentire presente nella scena: ti fa percepire i discorsi insensati come se li stessi ascoltando con le tue orecchie, ti fa provare quello che la protagonista e le persone a lei vicine provano in quei determinati momenti. Che dire, mi ha preso davvero davvero tanto!

E' il primo libro che leggo della scrittrice Jackson, incuriosita dalla trama intrigante e dal fatto che essa risulta essere, così almeno è stata definita, la "madre" di Stephen King. Questo libro è molto scorrevole, scritto in maniera ricercata ed assolutamente interessante. Trova come protagonista una giovane ragazza di ventiquattro anni che un giorno scopre che è stato scavato un buco, nel muro vicino alla sua postazione di lavoro. Oltre ad esso duole di forti mal di testa e dolori alla schiena, riscontrando spesso l'amnesia, non ricordandosi di come si fosse trovata in determinate situazioni o di dove fosse andata. Ho trovato estremamente coinvolgente il modo nel quale è stata esposta la sua condizione, rendendo al lettore semplice comprendere le difficoltà che la giovane donna vive e che fa affrontare ai propri cari. E' un libro che mi ha aperto sicuramente un nuovo mondo per quanto riguarda questa magnifica scrittrice che ricercherò ancora deliziandomi dei suoi capolavori, ma mi ha aperto anche un nuovo mondo che ho trova intrigante. Consiglio spassionato!

Ci sono alcuni libri che semplicemente rimangono oggi e in qualunque tempo eterni. Mi sono sempre piaciuti i romanzi psicologici e capisco perfettamente perché Stephen King consideri la Jackson la sua musa ispiratrice.