Il grande sonno

Una prosa davvero brillante per il primo vero romanzo che dal il là al genere hard boiled. Si legge bene, veloce e Chandler e’ un grande scrittore. Potrebbe deludere chi non prova grande interesse per tipi tosti , belle donne, soldi e scazzottate. Detto questo, il grande pregio di questo libro è che ti sembra di essere assieme a Marlowe per tutto il romanzo , di vedere ciò che vede , respirare ciò che respira , vivere tutte le sue emozioni, il protagonista ti rapisce e ti porta con lui per tutto il viaggio.

In questo libro simbolo del genere Hard boiled, oltre all’azione (scontri armati e violenti, incontri passionali, segreti di famiglia inviolabili), ne "Il grande sonno" ci sono anche descrizioni di paesaggi e, soprattutto, di personaggi molto riuscite, profonde, dettagliate senza essere pesanti. Riflessioni che vanno ben al di là di un protagonista (è narrato in prima persona) solo a prima vista semplificabile con etichette o cliché e che contribuiscono a costruire una storia profonda e complessa. Non un romanzo, quindi, ma un grande romanzo. E il monologo che chiude il libro e che ne dà il titolo è forse il miglior esempio.

Chandler costruisce immagini di una luminosità incredibile, capaci di suscitare reazioni entusiasmanti e sorprendendo ad ogni giro di pagina. Il mondo interiore di Marlowe è una lente che restituisce una fotografia di ciò che lo circonda calcandone i margini, i colori e gli effetti più sottili, risultando in un paradossale "realismo surreale", così sopra le righe da essere irresistibile.