Medesima storia de "Il rumore dei tuoi passi" la trama e i personaggi sono i medesimi ma dal punto di vista dell'altro protagonista, Alfredo. Toccante anche la sua versione, che trovo però meno "incisiva" rispetto a quella di Beatrice nell'altro volume.
Alfredo
«Nel 2010, chiusa nella mia stanza», racconta Valentina D'Urbano, «scrivevo Il rumore dei tuoi passi raccontando la storia dal punto di vista di Beatrice. Ma già mi domandavo che cosa stesse succedendo nella testa di Alfredo.» Così è nato questo libro, come un regalo per sé (per il suo trentesimo compleanno) e per i suoi lettori, che volevano sapere di più di Alfredo. Una specie di «ritorno a casa». «In piedi sulle scale c'era una bambina. Avrà avuto la mia età, un caschetto di capelli neri e un po' ispidi. Piangeva a bocca aperta, disperata, le mancavano tutti e due i denti davanti, proprio come a me. La guardai cercando di capire perché piangesse, forse avevano menato anche lei, ma non sembrava messa male... Quella era Beatrice.» Alla Fortezza – il quartiere senza identità, con l'asfalto riarso dal sole e spaccato dal gelo, e i palazzi dall'intonaco ruvido e sbrecciato – tutti li chiamano «i gemelli». Perché da sempre Beatrice e Alfredo sono inseparabili, come fratelli appunto. O forse qualcosa di più? La loro storia, struggente e tragica, diventerà quasi una leggenda nel quartiere. Ma a narrarla finora è stata soltanto Bea, la metà più forte dei «gemelli», la ragazza cui bastava sentire l'odore di Alfredo sulla maglietta verde che lei stessa gli aveva regalato per sapere che lui ci sarebbe sempre stato. La giovane donna che ha lottato fino alla fine per sentire il rumore, inconfondibile, dei suoi passi. Questa invece è la storia della metà più debole dei «gemelli» e a raccontare l'arrivo alla Fortezza è Alfredo, in prima persona, con la sua voce, le sue fragilità, i suoi piccoli e grandi sogni così difficili da realizzare e così facili da infrangere. Fino all'incontro che gli cambierà la vita: quello con Beatrice.
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Edizione:8
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Anno edizione:2015
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Chiaara12 20 febbraio 2025Emozionante
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Emilio 04 luglio 2024L’altra metà della mela
Avevo letto della stessa autrice (nel libro “Il rumore dei tuoi passi”) la versione di Beatrice, un misto tra una gemella e una compagna di Alfredo. In questo libro i riflettori virano sulla storia di quest’ultimo e soprattutto ci si concentra sulla sua versione dei fatti, da quando conosce (prestissimo) Beatrice in poi. Mi piace il realismo che riesce a fornire l’autrice, come se scattasse delle istantanee di vita, elevando ad una drammaticità quasi epica, una storia di periferia, tra cadute e rinascite, con uno sfondo fatto a volte di degrado, violenza e droga. Ma come fiori che sbocciano anche dalla roccia più dura, i sentimenti dei protagonisti illuminano persino un orizzonte così grigio.
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martib 04 aprile 2024un libro che ti strazia l’anima
Uno dei pochi libri che continuo a leggere dopo anni e non mi stanca mai. La storia di Alfredo e Beatrice ti accarezza e lacera l’anima allo stesso tempo. Consiglio vivamente questo libro.
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