Città degli angeli caduti. Shadowhunters. The mortal instruments. Vol. 4

Ciò che ho amato di più di questo quarto capitolo della saga è l'accento posto su Simon. Mi ha fatto ridere, emozionare, preoccupare...insomma, sono felice che la Clare si sia concentrata di più sul suo personaggio, sviluppandone il punto di vista e le emozioni. Ciò che invece non ho amato è la negatività di Jace, e i continui tira e molla con Clary, anche se in fondo so che non è davvero colpa sua, come si ha modo di apprendere verso il finale. Lo scontro finale e il cliffhanger, fantastici! Ancora una volta, è tutto sconvolto, anzi..forse le cose ora si mettono peggio di prima!

Sinceramente la prima metà del libro l'ho trovata un po' lenta e ho fatto fatica ad andare avanti... Ma piano piano le cose si incasellavano e tutto iniziava ad acquistare un senso, arrivando al punto in cui DOVEVO sapere cosa sarebbe successo alla fine. Il finale è stato scritto molto molto bene ed è la parte che mi è piaciuta più di tutte, lo rileggerei ancora... E boh, ovviamente se vi è piaciuto il libro precedente dovete continuare a leggere! Lo consiglio comunque perchè il libro si è ripreso molto bene dopo la prima metà. Vorrei scrivere altro ma non voglio postare spoiler quindi... Buona lettura!

Il quarto libro inizia in modo più lento, tutti stanno cercando di ritornare alle loro vite dopo la battaglia, stano cercando di capire quale sia il loro posto e la loro strada. Clary cerca di avere una vita normale, pensa ormai di riuscire ad essere una adolescente e una shadowhunters, a imparare a combattere e continuare a disegnare, ma l’equilibrio che si era creato dopo la battaglia non dura molto perché nuove minacce arrivano e i nostri guerrieri devono affrontarle nuovamente. Anche se più lento all’inizio, diventa sicuramente più scorrevole appena si entra nella storia e iniziano ad accadere i colpi di scena, formandosi nuovamente il mistero da risolvere piano piano.