E Marx tacque nel giardino di Darwin

Una mia seconda , umana e non tecnica recensione E MARX, DOPO 150 ANNI, PARLA NEL CICLO DI MASTERS del mio libro recente “ECONOMIA REALE NEL MONDO GLOBALIZZATO DEL XXI Secolo(Nel catalogo della Feltrinelli Con riferimento a libro di Ilona Jerger , ora mia amica in web,“ E Marx tacque Nel Giardino di Darwin”, consigliato da Corrado Augias come libro dell’estate;, ma che io consiglio di tenere a portata di mano per i prossimi anni- Se avessero fatto come me con il ritorno alla fede, dopo 60 anni di agnosticismo , conciliando algoritmicmente, evoluzionismo e creazionismo (Darwin) , e produttività ( di cui il primo volume del Capitale è un inno,) e solidarietà (lotta alle disuguaglianza (Marx) ( Vedere il mio libro “Il Cammino di fede e testimonianza cristiana con mediazione fra creazionismo ed evoluzionismo” nel catalogo de la Feltrinelli) ;Darvin avrebbe accontentato la moglie Emma, senza rinunciare al suo " Origine della specie, e Marx lo avrebbe fatto alla sua badante ,e non solo, Lenchen,, senza rinunciare al suo "Capitale" . Ed ecco le motivazioni del , E se avessero fatto, come me Passi significativi del libro di Ilona Jerger Emma”, la moglie con un solo desiderio: la speranza di continuare a vivere in paradiso con il suo Charles Pag. 192 Emma ricaccio indietro le lagrime “Charley, ho sempre saputo che il paradiso ci attende. Ma adesso una persona che conosciamo ci è stata ed è tornata per raccontarlo a tutti .Sei ancora in tempo a convertirti. Anche per il mio bene e per quello dei nostri figli” Pag 193 Vuoi che mandi a chiamare Thomas Goodwill? E Dio Perdonerebbe i tuoi Peccati e Verso le due il pastore entro silenzioso nello studio. Pag.195 Dopo che ebbe rivestito Charles con una camicia pulita “Reverendo la prego di amministrargli i Santi Sacramenti. Sarebbe il momento più opportuno , visto che sta meglio ed è sereno” “Ah. Mrs Darwin, lo farei di cuore: Ma non posso oppormi alla sua volontà- Pag. 196 Emma era felice di sentirlo parlare , per quanto in maniera confusa. E gli accarezzo il viso. Lui la guardò e cercò di dirle qualcosa. Dovette fare diversi tentativi e il risultato fu quasi incomprensibile. “ Emma. Colombella mia, vuoi sonare per me. Lei usci barcollando, si mise al pianoforte, lasciando la porta aperta e suonò la cantata di bach Schafe ko k konnen sicher weiden, che gli piaceva tanto . Dopo i primi accordi non ricordò come proseguire, si sbaglio . s’interruppe e corse da lui Sulla porta vide la sua mano, non l’aveva mai tenuta in quel modo .Gli gettò le braccia al collo. Lui non ricambiò l’abbraccio . Emma lo implorò “svegliati , svegliati” Ma Charles non poteva più sentire parole umane Emma affondò il viso nella coperta. Rimase cosìa lungo Non si rese conto che Goodwillpregava benedicendo lìamico e dopo un po' se ne andava. Quando finalmente si alzò , stava scendendo il crepuscolo. Lei andò alla scrivania di Charles e Fermo l’orologio Lenken, La badante innamorata del suo grande , ma infelice , Marx Pag 44 D’un tratto Lenchen disse “ Sa dottore, questa famiglia è un vero strazio” “Che Cosa intende dire? “ “Vede,, dottore, le manca tutto: la patria ,il denaro . E le manca Dio. Ormai Manca anche la Fiducia” “Da quando tempo conosce Mr Marx?” Da più di quarant’anni. Lo conosco da quando era in Germania. Siamo nati tutti lì. Sono con loro da quando ha sposato Jenny.. Lei sa che Mr Marx vive in esilio qui a Londra. Spero tanto che la sua professione non lo disturbi. Sa scrive del mondo- E di come i lavoratori possano opporsi.” “La cosa non mi è ignota, replicò il dott, BecKett ,in modo amichevole-. Mr. Marx Ha scritto opere molto interessanti. Non sono sicuro che abbia ragione su tutti gli aspetti, ma che s’impegni per un mondo più giusto è ammirevole.. davvero ammirevole” Lenchen si tranquillizzò e, già più rinfrancata, disse che non era solo ammirevole, bensì amaramente necessario. Conosceva le privazioni della povertà, che cosa significasse non poter comprare nemmeno le patate per i figli affamati Pag 47 “Che cosa intendeva prima, quando ha detto che a questa famiglia manca Dio?” “Ah sospirò Lenchen. Dopo una pausa piuttosto lunga , aggiunse. Vede dottore un po' di devozione non guasterebbe.. con tutta questa sventura! Il cuore si gela, se non si ha niente in cui sperare” Il dott Beckett arricciò il naso “Intende dire dopo la morte? “ Esatto Proprio così “ “.. “Non avere speranza mi tormenta , soprattutto ora che stiamo innvecchiando. pag 72 Il dott. Beckett aprì l'anta del vetro e tirò fuori il volume, lo sfogliò e lesse con profonda meravigli la dedica a voce alta. " A Mr Charles Darwin da un ammiratore sincero Karl Marx, Londra 16 giugno 1873" Subito constatò che soltanto le prime pagine erano state tagliate " Direi che non ne ha letto granché . Darwin : "E' in tedesco! E le sue frasi sono più lunghe e misteriose di quelle in latino che mi tormentavano ai tempi della scuola" Darwin emise una serie di mugolii di disprezzo , come se quella prosa gli risultasse non solo goffa , ma decisamente Ripugnante Il dott Beckett replicò precipitosamente "Nel frattempo è stato tradotto , ma le assicuro che anche in inglese e incomprensibile. Alla luce delle attuali circostanze, ieri ho provato di nuovo a leggere quel tomo. E' stato orribile. Persino per un Comunista la sofferenza di fronte al latino di Marx dev'essere stata atroce

Ieri, seduto su un panchina lungo riva destra del Tevere, sotto il Ponte di Ponte Valleceppi (Pg) , inizi alta valle tiberina, ho letto tutto di un fiato il bel libro, edizione italiana, di Ilona Jerger “E Marx tacque nel giardino di Darwin Tutti i personaggi sono romanzati ma solo per quel tanto di necessario per evitare il fastidio di una illustrazione dell’enorme ed intelligente lavoro di ricerca e documentazione che fa da presupposto al libro. Ne è risultata una autentica, bella . ma triste ,sinfonia, magistralmente e con affetto composta da Ilona per raccontare, la contemporanea fase finale dei due giganti del secolo diciannovesimo. Ed è stata per me una emozione tale da farmi dimenticare il tempo che passava , forse anche per il gorgoglio armonioso delle cascatelle del fiume che si possono godere proprio dalla panchina su cui da decenni d’estate nelle passeggiate lungo il Tevere. mi fermo sempre più , Ma dopo il mio Caro Marx Grazie , non posso non rimediare, in parte a “ E Marx tacque..” con questi due sintetici documenti Dal Mio libro “ Caro Marx Grazie” RIFLESSIONI ATTUALIZZATE SU VALORE LAVORO. PRODUTTIVITÀ , COSTI E COMPETITIVITÀ ….. .In realtà all’interno della comunità vi è sempre stato e vi sarà una specie di darwinismo economico più o meno legislativamente limitato, in relazione ai valori e alle conseguenti regole istituzionali che caratterizzano la comunità ( si pensi al ruolo dei comuni nel periodo del tardo medioevo e alla moderna dicotomia stati liberale/stato dirigista ). Le frontiere di produzione all’interno di una comunità, non solo sono necessarie per permettere lo sviluppo socio economico interno , ma anche per lo sviluppo esterno nel caso di unioni di più comunità ; il perseguire queste frontiere di crescente produttività è l’essenza dello sviluppo socio/economico/istituzionale/politico di una comunità. Il valore della produzione, come risultato di questo darwinismo economico non può essere che quello dello spostamento in avanti delle frontiere della produttività . All’interno di una comunità, afferma più volte Marx, vi è la gara alla maggior produttività, cioè alla riduzione continua e permanente della quantità di lavoro necessario per la produzione delle varie unità di prodotto. Solo cosi la produttività media delle comunità ( Regione, Stato, ecc.) cresce e si può utilizzare questa maggiore produttività per essere competitivi ogni qual volta si entra in contatto, per libera scelta o meno, con altre comunità. ATTUALIZZAZIONE AD OGGI 10 AGOSTO 2018 E in questo mondo globalizzato del XXI Secolo, sarà sempre più duro il darwinismo economico. E non basta proteggersi con i dazi alla Trump. “In realtà, all'interno della comunità c'è sempre stato il darwinismo economico che in questo mondo globalizzato del XXI Secolo, sarà sempre più duro e socialmente devastante, se non si pongono limiti al finanziarismo che trova spazio nel mercato globale e fa da lievito al darvinismo nella competitività