In Giappone esiste Il “Kaze no Denwa”, il telefono del vento, una cabina nella quale un telefono disconnesso diventa uno strumento per comunicare idealmente con i propri cari defunti. Da questo monumento Laura Imai Messina trae ispirazione per raccontare la storia di Yui, una trentenne in lutto per la perdita della madre e della figlia a causa dello tsunami dell' 11 marzo 2011. Yui si affida al telefono del vento per trovare conforto e la sua storia si intreccerà con altri personaggi, ognuno con il proprio modo di vivere il lutto; uno di questi le riporterà la gioia di vivere e insieme apriranno un nuovo capitolo della loro vita. Mi aspettavo di piangere, non l'ho fatto; speravo mi aiutasse ad attraversare qualche fase del mio lutto che, a distanza di un anno e mezzo, non riesco ancora ad affrontare; mi aspettavo di sentirmi più vicina ai personaggi ma non è accaduto. Sebben sia stato scritto da un'autrice italiana, mi sembra un libro in perfetto stile giapponese e non vuole essere una critica. Racchiude un modo di affrontare la vita e la morte diverso dalla mia cultura e, di conseguenza, un prezioso spunto di riflessione e di conoscenza.
Quel che affidiamo al vento. Ediz. a colori
Una nuova edizione di Quel che affidiamo al vento, arricchita dalle illustrazioni di IGORT. Laura Imai Messina ci conduce in un luogo realmente esistente nel nord-est del Giappone, toccando con delicatezza la tragedia dello tsunami del 2011, e consegnandoci un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui più grande magia risiede nella realtà.
Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia. In mezzo è installata una cabina, al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi è nell'aldilà. Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che è: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazzò via il paese in cui abitava, inghiottì la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui è morta la madre. Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé. E ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra così come quello che solleva le voci di chi non c'è più. E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto. Che è un vero miracolo l'amore. Anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio. Perché quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene.
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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CinderElsa 10 gennaio 2022Kaze no Denwa
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Laura 29 dicembre 2021Da leggere
Scrittura raffinata e al contempo accorata, per una trama originale, che fa assaporare il fascino di una terra "occidentale" nella modernità ma arcaica e misteriosa nel legame con la spiritualità della natura. Molto bella l'edizione illustrata.
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